Historical View of the Literature of the South of Europe, Volume 1

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Pagina 376 - In queste voci languide, risuona Un non so che di flebile e soave, Ch' al cor gli serpe, ed ogni sdegno ammorza, E gli occhi a lagrimar gli invoglia e sforza. Poco quindi lontan, nel sen del monte Scaturia mormorando un picciol rio; Egli v' accorse, e 1
Pagina 247 - 1. Per me si va nella Citta dolente : Per me si va nell' eterno dolore : Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse '1 mio alto fattore
Pagina 375 - 1 pie le manca egro e languente. Quel segue la vittoria, e la trafitta Vergine minacciando incalza e preme. Ella, mentre cadea, la voce afflitta Movendo, disse le parole estreme. Parole ch' a lei novo un spirto ditta, Spirto di fe, di carita, di speme
Pagina 247 - Here sighs, with lamentations and loud moans, Resounded through the air, pierc'd by no star, That e'en I wept at entering. Various tongues, Horrible languages, outcries of woe, Accents of anger, voices deep and hoarse, With hands together smote that swelled the sounds, Made up a tumult, that for ever whirls Bound through that air, with solid darkness
Pagina 249 - Into a place I came Where light was silent all. Bellowing, there groan'd A noise, as of a sea in tempest torn By warring winds. The stormy blast of hell With restless fury drives the spirits on, Whirl'd round and dash'd amain, with sore annoy.*
Pagina 287 - riso, Che solean far in terra un paradiso, Poca polvere son che nulla sente. Ed io pur vivo : onde mi doglio e sdegno, Rimaso senza '1 lume, ch' amai tanto, In gran fortune, e'n disarmato legno. Or sia qui fine al mio amoroso canto : Secca e la vena de
Pagina 375 - 1 viver di Clorinda al suo fin deve ; Spinge egli il ferro nel bel sen di punta, Che vi s' immerge, e 1 sangue avido beve. E la vesta che d' or vago trapunta Le mammelle stringea tenera e leve, L' empie d
Pagina 286 - falso, mi parea : I' che 1' esca amorosa al petto avea, Qual maraviglia, se di subit', arsi ? Non era 1' andar suo cosa mortale, Ma d'angelica forma, e le parole Sonavan altro che pur voce humana. Uno spirto celeste, un vivo sole
Pagina 341 - A questo la mestissima Isabella Declinando la faccia lacrimosa, E congiungendo la sua bocca a quella Di Zerbin, languidetta come rosa, Rosa non colta in sua stagion, si ch' ella Impallidisca in su la siepe ombrosa, Disse, non vi pensate già,
Pagina 337 - Tre volte e quattro e sei lesse lo scritto Quello infelice, e pur cercando in vano Che non vi fosse quel che V' era scritto, E sempre lo vedea piu chiaro e piano. Et ogni volta, in mezzo il petto afflitto, Stringersi il cor

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