Favole e novelle1805 |
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Pagina 8
... piede agili , e rapide Urtandosi fra loro , insiem s'affollano Al varco della voce , e in note armoniche , Nostro malgrado ancor , fuori se n'escono . Tu il sai , non si resiste alla divina Potente aura di Febo : e perchè mai Sdegnar ...
... piede agili , e rapide Urtandosi fra loro , insiem s'affollano Al varco della voce , e in note armoniche , Nostro malgrado ancor , fuori se n'escono . Tu il sai , non si resiste alla divina Potente aura di Febo : e perchè mai Sdegnar ...
Pagina 13
... piede , irta il crin , severa il ciglio Ell'era apparsa ognora , o in mezzo a ' gridi Del clamoroso Portico , o fra mudi Solitari dirupi in erma grotta , Pallida in volto , e dal digiuno afflitta ; Onde più che rispetto , e riverenza ...
... piede , irta il crin , severa il ciglio Ell'era apparsa ognora , o in mezzo a ' gridi Del clamoroso Portico , o fra mudi Solitari dirupi in erma grotta , Pallida in volto , e dal digiuno afflitta ; Onde più che rispetto , e riverenza ...
Pagina 54
... piede Indietro tragge timida , e modesta La turba , e reverente Fa larga piazza , e piega lor la testa . Essi ripieni il volto Di quella impertinente maestà , Ch'è di tutti gl'indegni favoriti La prima qualità , Volgon taciti , e serj ...
... piede Indietro tragge timida , e modesta La turba , e reverente Fa larga piazza , e piega lor la testa . Essi ripieni il volto Di quella impertinente maestà , Ch'è di tutti gl'indegni favoriti La prima qualità , Volgon taciti , e serj ...
Pagina 143
... piede : Che giova , disse , l ' esser paziente , Se l'uom si mal dispensa e premj , e pene ? Se opprime col lavor chi gli è obbediente , E chi l'offende tratta così bene ? Il giorno appresso allorchè al giogo torna Per legarlo il E IL ...
... piede : Che giova , disse , l ' esser paziente , Se l'uom si mal dispensa e premj , e pene ? Se opprime col lavor chi gli è obbediente , E chi l'offende tratta così bene ? Il giorno appresso allorchè al giogo torna Per legarlo il E IL ...
Pagina 163
... piede a me non scenda , Nè mi stringa una fune il duro fianco , E un cappuccio sul tergo a me non penda , Nè d ' umiltade , e di pietade in segno Abbia la zucca rasa , o il piè di legno . L 2 ( a ) L'Autore si protesta d'avere il più ...
... piede a me non scenda , Nè mi stringa una fune il duro fianco , E un cappuccio sul tergo a me non penda , Nè d ' umiltade , e di pietade in segno Abbia la zucca rasa , o il piè di legno . L 2 ( a ) L'Autore si protesta d'avere il più ...
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Pagina 121 - Who, you all know, are honourable men : I will not do them wrong ; I rather choose To wrong the dead, to wrong myself, and you, Than I will wrong such honourable...
Pagina 113 - Ch' io porgo un util pascolo Al setoloso armento. E quando fiacca ed arida Sarò a morir vicina, Spero di sopravvivere Anche alla mia ruina: Del minaccioso oceano Andrò solcando l' onde, E tornerò poi carica Di merci a queste sponde. E voi, che siete o miseri Da tutti oggi odorati, Domani, guasti e putridi, Sarete calpestati.
Pagina 58 - IÀ' sulle penne tacite La notte apriva il volo, E il manto oscuro, ed umido Disteso avea sul suolo. La vaga scena , e varia D'ogni terrestre oggetto Confusa era In un torbido , Ed uniforme aspetto . Scotean l'aurette tremole Le molli , ed umid...
Pagina 115 - Febo scotea sul suoi l' estivo ardore, E il robusto aratore Stava all' arso terreno Col vomere tagliente aprendo il seno ; Acceso in volto, di sudor bagnato, Col crine scompigliato, Curvo le spalle, il cigolante aratro Con una man premea, Che col chino ginocchio accompagnava, E coll' altra stringea Pungolo acuto, e colla rozza voce, E coi colpi frequenti Affrettava de
Pagina 135 - Scimia, e intridesi la faccia, Poi del tagliente ferro arma la mano; Ma le gote , e la gola si recide : Urla il Buffone, ed il Padrone ride .
Pagina 133 - IL BUFFONE. Uno Scimiotto assai sudicio e brutto , Imitator dell' azioni umane , Della bruttezza sua cogliendo il frutto , Fece il buffon per guadagnarsi il pane , E con burle e con scherzi anche insolenti , Ben spesso divertir sapea le genti. In quella casa dove egli vivea , Guadagnato di tutti avea I...
Pagina 140 - Che denso sta sull' umido terreno, Mai non respiro il dolce aer sereno. A cangiar sorte intenta Volse e rivolse i rami serpeggianti Ora indietro , or avanti , Strisciando sopra il suoi con gran fatica , Tanto che giunse a un...
Pagina 110 - Alcun non v' è che uguaglici Alcun non ci somiglia Fra tutta la più nobile De' fior vaga famiglia. Leggiadri ed odoriferi Noi siamo; è a noi permesso Di lusingare e molcere Due sensi a un tempo istesso. Punta da dolce invidia Ben mille volte e mille II mio color desidera Fin la vezzosa Fille, Quando davanti al lucido Fido cristal si pone , E alla sua guancia accostami Per fare il paragone: Noi l' auree chiome a cingere Siamo su gli altri eletti, O i palpitanti a premere Turgidi eburnei petti;...
Pagina 134 - D' una leziosa (i) femmina galante: Or fiso sullo specchio un riso apriva , Or col ventaglio giocolando giva. Ma sopra tutto contraffar sapea Gli atti, le riverenze , il portamento De' giovani galanti, e quando avea Indosso d' un Zerbin l' abbigliamento , Un occhio ci volea sagace e fino A distinguer la Bestia, e lo Zerbino.
Pagina 109 - Noi siam, dicea la Rosa, Noi sceglie sol per tessere Ghirlande alla sua sposa. Alcun non v' è che uguaglici Alcun non ci somiglia Fra tutta la più nobile De' fior vaga famiglia. Leggiadri ed odoriferi Noi siamo; è a noi permesso Di lusingare e molcere Due sensi a un tempo istesso. Punta da dolce invidia Ben mille volte e mille II mio color desidera Fin la vezzosa Fille, Quando davanti al lucido Fido cristal si pone , E alla sua guancia accostami Per fare il paragone: Noi...