Favole e novelle1805 |
Vanuit het boek
Resultaten 1-5 van 12
Pagina 35
... dices , ubi quis te laserit .... Contrectatus ubi manibus sordescere vulgi Caperis , aut tineas pasces taciturnus inertes , Aut fugies Uticam , aut vinčius mitteris Ilerdam . HORAT . Lo stile , col quale sono scritte queste favo le ...
... dices , ubi quis te laserit .... Contrectatus ubi manibus sordescere vulgi Caperis , aut tineas pasces taciturnus inertes , Aut fugies Uticam , aut vinčius mitteris Ilerdam . HORAT . Lo stile , col quale sono scritte queste favo le ...
Pagina 36
... dice un celebre Scrittore ( 1 ) , i no- stri giudizj sono come i nostri orioli , i quali non si trovano mai d'accordo per l'appunto : ma cia- scuno crede al suo . Non perderò tempo pertanto su tal questione , giacchè non v'è cosa più ri ...
... dice un celebre Scrittore ( 1 ) , i no- stri giudizj sono come i nostri orioli , i quali non si trovano mai d'accordo per l'appunto : ma cia- scuno crede al suo . Non perderò tempo pertanto su tal questione , giacchè non v'è cosa più ri ...
Pagina 37
... dice più , ed è più pregievole di tuti i suoi ragionamenti . Or siccome , se mai queste mie poetiche bagattelle avessero la sorte d'incontra- re il favore del pubblico , sarebbero inutili tut- ti i discorsi , che si facessero contro di ...
... dice più , ed è più pregievole di tuti i suoi ragionamenti . Or siccome , se mai queste mie poetiche bagattelle avessero la sorte d'incontra- re il favore del pubblico , sarebbero inutili tut- ti i discorsi , che si facessero contro di ...
Pagina 76
... , Anch'io , dice , ho immaginato Grazioso dono , ed utile Che del volto delicato Tempri a te gli ardor molesti , E l'idea di me ti desti . In viridi jacet illa thoro , cubitoque recurvo Languidulam acclinat 76 IL VENTAGLIO .
... , Anch'io , dice , ho immaginato Grazioso dono , ed utile Che del volto delicato Tempri a te gli ardor molesti , E l'idea di me ti desti . In viridi jacet illa thoro , cubitoque recurvo Languidulam acclinat 76 IL VENTAGLIO .
Pagina 169
... dice il nostro Padre Santo Fra Fulgenzio , tu ancor quì fuggirai , E dagli uomini ancora , il cui sol nome Ci fa raccapricciar , e alzar le chiume . Agatina finì , ma l'Augelletto , Ch ' era al par d'un filosofo sapiente , Nè di questi ...
... dice il nostro Padre Santo Fra Fulgenzio , tu ancor quì fuggirai , E dagli uomini ancora , il cui sol nome Ci fa raccapricciar , e alzar le chiume . Agatina finì , ma l'Augelletto , Ch ' era al par d'un filosofo sapiente , Nè di questi ...
Overige edities - Alles bekijken
Veelvoorkomende woorden en zinsdelen
alfin allor amabile amante Amor Anglico appena Apriche Arno Ascrea Asino aura aureo avea bella bestia cangia canore chioma Ciel ciglio cinto colla crede crine cristal Despina Destriero dolce Donne dorato entro Esopo FAVOLA fianco figli Fille fior fiso follia fregj fremito fugge fumo galante gentil giorno Giove giri grida guancia guarda guerrier HORAT Imeneo Indi Insetto insiem intorno invan istesso l'ali l'Asino l'onda leggiadra leggiero lento Lesbia Lesbin lido lieto lucido Lumaca lumi maestoso merto mira mostra mugghiando Natura negletta negra nobil novella nubi nuovo occhi ognor ondeggiar onore opra OVID petto piè Pindo piume placido pregj quod rozzo RUTLAND sacro sangue scherzi Scimia scote sdegno sembiante senno seno Shakespeare Silfi soave sovente spesso spirto spoglie stuol suol suon superba talor Tamigi tosto tuono vago vede velo veste vezzosa VITTORIO FOSSOMBRONI vizj volgo volo volto Zanzara Zefiro
Populaire passages
Pagina 121 - Who, you all know, are honourable men : I will not do them wrong ; I rather choose To wrong the dead, to wrong myself, and you, Than I will wrong such honourable...
Pagina 113 - Ch' io porgo un util pascolo Al setoloso armento. E quando fiacca ed arida Sarò a morir vicina, Spero di sopravvivere Anche alla mia ruina: Del minaccioso oceano Andrò solcando l' onde, E tornerò poi carica Di merci a queste sponde. E voi, che siete o miseri Da tutti oggi odorati, Domani, guasti e putridi, Sarete calpestati.
Pagina 58 - IÀ' sulle penne tacite La notte apriva il volo, E il manto oscuro, ed umido Disteso avea sul suolo. La vaga scena , e varia D'ogni terrestre oggetto Confusa era In un torbido , Ed uniforme aspetto . Scotean l'aurette tremole Le molli , ed umid...
Pagina 115 - Febo scotea sul suoi l' estivo ardore, E il robusto aratore Stava all' arso terreno Col vomere tagliente aprendo il seno ; Acceso in volto, di sudor bagnato, Col crine scompigliato, Curvo le spalle, il cigolante aratro Con una man premea, Che col chino ginocchio accompagnava, E coll' altra stringea Pungolo acuto, e colla rozza voce, E coi colpi frequenti Affrettava de
Pagina 135 - Scimia, e intridesi la faccia, Poi del tagliente ferro arma la mano; Ma le gote , e la gola si recide : Urla il Buffone, ed il Padrone ride .
Pagina 133 - IL BUFFONE. Uno Scimiotto assai sudicio e brutto , Imitator dell' azioni umane , Della bruttezza sua cogliendo il frutto , Fece il buffon per guadagnarsi il pane , E con burle e con scherzi anche insolenti , Ben spesso divertir sapea le genti. In quella casa dove egli vivea , Guadagnato di tutti avea I...
Pagina 140 - Che denso sta sull' umido terreno, Mai non respiro il dolce aer sereno. A cangiar sorte intenta Volse e rivolse i rami serpeggianti Ora indietro , or avanti , Strisciando sopra il suoi con gran fatica , Tanto che giunse a un...
Pagina 110 - Alcun non v' è che uguaglici Alcun non ci somiglia Fra tutta la più nobile De' fior vaga famiglia. Leggiadri ed odoriferi Noi siamo; è a noi permesso Di lusingare e molcere Due sensi a un tempo istesso. Punta da dolce invidia Ben mille volte e mille II mio color desidera Fin la vezzosa Fille, Quando davanti al lucido Fido cristal si pone , E alla sua guancia accostami Per fare il paragone: Noi l' auree chiome a cingere Siamo su gli altri eletti, O i palpitanti a premere Turgidi eburnei petti;...
Pagina 134 - D' una leziosa (i) femmina galante: Or fiso sullo specchio un riso apriva , Or col ventaglio giocolando giva. Ma sopra tutto contraffar sapea Gli atti, le riverenze , il portamento De' giovani galanti, e quando avea Indosso d' un Zerbin l' abbigliamento , Un occhio ci volea sagace e fino A distinguer la Bestia, e lo Zerbino.
Pagina 109 - Noi siam, dicea la Rosa, Noi sceglie sol per tessere Ghirlande alla sua sposa. Alcun non v' è che uguaglici Alcun non ci somiglia Fra tutta la più nobile De' fior vaga famiglia. Leggiadri ed odoriferi Noi siamo; è a noi permesso Di lusingare e molcere Due sensi a un tempo istesso. Punta da dolce invidia Ben mille volte e mille II mio color desidera Fin la vezzosa Fille, Quando davanti al lucido Fido cristal si pone , E alla sua guancia accostami Per fare il paragone: Noi...