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1861.

LAVORAZIONE DEI METALLI.

CONSIGLIO DEI GIURATI

Cenno sommario sui Giudizi emessi dalla

Commissione dei Giurati della Clas

se VII.

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COMMISSIONE REALE

PER LA

ESPOSIZIONE ITALIANA

1861.

ONOREVOLI SIGNORI,

Il Giuri della Classe VII rimette loro con la presente il risultato delle fin qui fatte osservazioni sugli oggetti che a detta classe appartengono; fa però notare che non si può considerare questo lavoro come defi nitivamente terminato per quel che riguarda la distribuzione delle medaglie giacchè l'arrivo continuo di nuovi oggetti, e la mancanza di dati riguardo ad altri fanno sì che il Giurì prese la decisione di riunirsi di bel nuovo nel corso del prossimo mese di novembre ed avrà allora probabilmente altre distinzioni da proporre. Ecco frattanto quali sono quelle fin qui aggiudicate insieme ad una succinta indicazione del giudizio portato.

SEZIONE PRIMA.

LAVORI DI METALLI PREZIOSI E GIOIELLI.

L'oreficeria è poco rappresentata nell'odierna esposizione, e quel poco ci dimostra che quest' industria che una volta in Italia formava lo studio di più d' un` artista è oggigiorno notevolmente decaduta. Tanto più commendevoli coloro ai quali la Commissione crede decretare la prima medaglia, cioè:

1. I signori FRATELLI FEGAROTTO da Palermo,

che esposero 2 braccialetti nei quali oltre la finitezza e precisione di lavoro si riscontra quel bello artistico che tanto aumenta il pregio di simili lavori.

2.

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Signor TWEREMBOLD di Torino,

la cui copiosa e bella esposizione dimostra aver la loro officina acquistata oggigiorno una vera importanza industriale.

Degui di distinzione sono stati reputati i

3.

Signor ACHILLE FRIGNANI di Ravenna,

per avere da sè solo eseguiti gli oggetti esposti, i quali comprendono varii rami dell' arte dell'orefice;

E per il buon mercato degli oggetti esposti

4. Signor VINCENZO PELUFFO di Cagliari.

In gioiellieria si distingue il

5. Signor CASTELLANI FORTUNATO-PIO di Roma,

con una spada di proprietà di S. M. di gran perfezione e difficoltà di lavoro.

Fra i lavori in cesello volle la Commissione anzi tutti premiare il 6. Signor ADOLFO PIERONI di Lucca,

per la sua bella Madonna in argento, lavoro di grande perfezione e massima difficoltà. Quindi:

7. Il signor EMILIO ERCOLANI di Firenze,

pel suo S. Giovannino, lavoro eseguito sotto la direzione del signore Stanghi e che prova essere il giovane artista già una delle glorie dell'abile maestro; ed

8. Il signor MALUBERTI di Firenze,

pel suo quadretto pure in basso rilievo in argento nel quale si ammira la perfezione della prospettiva e le parziali difficoltà sormontate.

9. Il signor RINZI GIACOMO Milanese,

per la bella sciabola di proprietà di S. M la cui impugnatura e fodero è un capolavoro di cesellatura in ferro, come lo è una coppa e sotto coppa dello stesso autore in argento.

10. Il signor NANNEI GIOVANNI di Firenze,

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per la perfezione e difficoltà del lavoro nel bicchiere esposto d'argento di elegante forma.

11. Il signor RINALDI TOMMASO di Modena,

per l'accordo ed il buon gusto nel disegno del gran vaso cesellato in argento da lui esposto, ed infine:

12. Il signor STANGHI di Firenze,

per la eleganza di forma e freschezza di lavoro del suo calice cesellato in argento.

Fra i Cammei credè la Commissione i seguenti artisti degni di una distinzione,

13. 14.

Signor BASSI di Panfula (Marche),

Signor PENNA FRATELLI di Livorno,

pel Cammeo rappresentante una testa d'Ercole.

15.

Signora PISTRUCCI MARIA ELISA di Roma,

pel Cammeo rappresentante un gruppo di Fauni.

16. Signor NERI PAOLO di Roma,

per la perfezione di lavoro generale nei suoi Cammei.

Dolente che la morte ci rapisse uno dei più esimi artisti infatto di incisioni in pietre dure, la Commissione crede suo dovere di far qui men. zione dei magnifici lavori del fu

BELTRAMI GIOVANNI da Cremona,

ed esprimere la sua riconoscenza ai Sig. Dott. G. Germani e Sig. fratelli Turina di Cremona che vollero che si preziosi monumenti dell'arte nostra non rimanessero occulti nella prima Esposizione Italiana. Decretò quindi la medaglia al

17. Signor BERINI di Milano,

per due teste incise l'una rappresentante Raffaello, l'altra Michelangelo.

Numerosa è l'Esposizione di lavori in conchiglia, fra questi opinò la commissione doversi la prima medaglia:

18. Al signor PASCOLI DOMENICO di Roma,

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per la sua testa di una Flora lavoro che accoppia ad una rara difficoltà una gran perfezione.

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20.

Signor CARLO GUIDA di Trapani,

a titolo d'incoraggiamento pei suoi commendevoli lavori in conchiglia come in corallo.

Nei lavori in filograna sono meritevoli di distinzione il

21.

Signor GIUSEPPE BENNATI di Genova,

per la massima difficoltà meccanica sormontata nella sua statua di Colombo, lavoro del resto che punto si presta a tal genere di rappresentazione.

22.

23.

Signor BEVEGNI GIUSEPPE di Genova, e
Signor PERAZZO GIUSEPPE della Spezia,

il primo per la squisitezza del lavoro ed il grazioso disegno, il secondo per la perfezione del lavoro.

La lavorazione del Corallo non ha che pochi rappresentanti ma importanti si per la bellezza dei prodotti che per l' estensione della loro fabbricazione; furono reputati degni di una distinzione i signori:

24.
25.

-

G. SANTOPONTE di Livorno.

Fratelli PALOMBA di Torre del Greco,

quest' ultimi si distinguono inoltre pel loro bel corallo rosa.

26.

GIOVANNI AMBROSINI di Napoli,

che accoppia all'importanza della lavorazione del corallo perfezione di lavoro e buon gusto negli oggetti d' ornamento esposti.

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