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73. Signori BIRAGHI GIUSEPPE, Leffe (Bergamo).

per la intelligenza con cui conducono i lavori delle Torbiere di Leffe e la bontà dei prodotti che ne ricava.

74. Al signor CALZA KRAMER GIOVANNI,

per le formelle di Torba da lui presentate.

Nichelio

Il Nichelio posto in commercio era fino a questi ultimi anni tratto dagli Arseniuri; ma recentemente l'attenzione dei metallurgisti si portò sulle masse di pirrotina racchiuse nelle roccie anfiboliche, la quale contiene quantità piccole sì, ma pur non dispregevoli di Nichelio.

L'ingegnere Montefiore è perfettamente riuscito ad utilizzare la pirrotina contenente 5 00 di Nichelio, ed ha eretta presso Varallo una Fonderia nella quale con metodo tutto suo converte questa pirrotina in metalline ricche del 50 per 0% di Nichelio che vengono spedite e trattate all'estero.

La quantità di Nichelio in tal guisa somministrato dalle Miniere coltivate presso Varallo non è inferiore alle 50 tonn., ed ove il consumo del Nichelio si venga ad accrescere specialmente per la sua ado. zione nella fabbricazione delle monete, giova credere che dei numerosi depositi di Pirrotina Nichelifera che si hanno nelle Alpi, potranno pa

recchi essere coltivati.

La Commissione crede doversi conferire la medaglia

75. Ai signori BISCHOFFSHEIM GOLDSCHMIDT e comp. Varallo, Provincia di Novara.

cui spetta la Miniera e Fonderia di Nichelio presso Varallo, ed ai quali, come all'ingegnere Montefiore, si deve il merito della creazione di questa nuova industria.

Oro.

Quantunque non rappresentata alla Esposizione, non vuolsi tuttavia omettere l'estrazione dell' oro in questa generale rivista della industria Mineraria; e giovi rammentare che il valore dell'oro tratto annualmente per via dell' amalgamazione delle piriti aurifere delle Valli Alpine affluenti al Ticino ed alla Sesia, fu sempre valutato non di molto inferiore al mezzo milione di lire.

A titolo di memoria giova pure ricordare che le sabbie di alcuni torrenti Alpini sono alquanto aurifere e danno tuttora al lavaggio un prodotto però di poca importanza.

Manganese.

Fin dallo scorcio del secolo passato è attivata la notissima miniera di Manganese di San Marcello nella Valle d'Aosta.

La produzione di essa non fu mai molto ragguardevole; ma ora parecchie altre miniere di Manganese vanno sorgendo in Italia. La più interessante di queste è quella di Framura nella Liguria orientale.

La quantità di ossido di Manganese posta in commercio dalle miniere italiane, può ritenersi di un migliaio di tonnellate annue.

Parecchi saggi di ossido di Manganese vennero presentati all' Esposizione, fra questi la Commissione trovò degni di nota quello tratto dalla miniera del conte Beltrami di Sardegna (vedi no 53) e quello della miniera di San Marcello (Aosta), e crede doversi anche conferire la medaglia

76. Ai signori fratelli BORDONI,

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coltivatori della sopracitata miniera di San Marcello.

Antimonio.

La Toscana somministra attualmente oltre a 50 tonn. di Antimonio all' anno provenienti dalla Fonderia di Monte Argentaro presso Santo Stefano ove si tratta il Solfuro di Antimonio proveniente dalla miniera di Montauto.

Per certo il prodotto somministrato non è tale da collocare questa industria fra le più importanti del paese; tuttavia vuolsi riconoscere che la miniera di Montauto è condotta con molta abilità, la Fonderia con molta scienza, e che il raro metallo da essa somministrato è molto pregiato per la sua purezza; ed infine che il metodo di trattamento del minerale è intieramente nuovo e dovuto al professore Bechi.

La Commissione reputa come degnissimi della distinzione della medaglia

77. I signori TOMMASO PATE e figli di Livorno,

cui spetta la miniera di Montauto e la fonderia di Monte Argentaro.

Mercurio.

L'industria del Mercurio poteva dirsi altra volta fiorente in Toscana; ma la grandissima riduzione avvenuta nel prezzo di questo metallo ebbe per conseguenza la sospensione dei lavori di quasi tutte le miniere.

Una sola è oggidì in attività in Toscana, quella cioè del Siele dalla

quale per mezzo dell'annessa fonderia si estraggono tuttora 3500 chilogr. di mercurio all'anno.

La Commissione conferisce quindi la medaglia.

78. Ai signori SADUN e ROSSELLI,

per la costanza con cui continuano a tener viva in Italia la industria del Mercurio.

Terre a colori, e Caolini.

La escavazione delle terre a colori dà luogo ad una industria la quale, se non è di grande importanza, merita pure di non essere passata sotto silenzio; essendochè essa interessi assai l'arte della pittura, la quale trova nei colori di questa natura quella stabilità che tanto si ammira negli antichi pittori, e che manca a molti dei colori moderni. Fra i molti esponenti che hanno presentato di tali terre la Commissione propone che venga accordata la medaglia

79. Al signor CARLO CORBI-ZOCCHI, di Siena,

per la bellezza dei prodotti e la relativa importanza della loro fabbricazione.

80. Ai signori SANTI MAGGI e BECCHINI di Siena,

per la bellezza dei loro prodotti.

81. I signori BONDI e C. di Roma,

hanno presentato una serie completa di Caolini delle vicinanze di Roma, alla quale la Commissione conferisce la medaglia, attesa l'importanza e la bellezza degli oggetti esposti.

Come pure

82. Al signor GIUSEPPE ANGHIRELLI di Montalcino, per la rarità e bellezza dei mattoni da lui fabbricati con la farina fossile.

La Commissione ha inoltre ammirato la bella serie di Caolini impiegati dal marchese Ginori-Lisci nella sua fabbrica di porcellane; essa ha però voluto lasciare alla Classe dell'arte ceramica, con la quale tale collezione si collega, di conferire la medaglia al sullodato signor marchese, che è una delle glorie industriali d'Italia.

SEZIONE TERZA.

ARMI.

(Vedi Allegato N. 1.)

Riassunto.

Dai cenni sommarii che precedono, e dalla relazione della Sezione delle armi, risulta, che la Commissione credette fin d' ora meritevoli della medaglia di ricognizione di merito N. 103 Espositori sovra 240 di cui esaminò i prodotti.

Verso la fine della Esposizione essa avrà l'onore di riferire sulle distinzioni che avesse a proporre per coloro, i cui prodotti non sono per anco arrivati, o sui quali rimase sospeso il giudizio per mancanza di qualche dato.

Nella stessa occasione verrà dato conto delle medaglie che a giudizio della Commissione debbono conferirsi agli operai, i quali hanno più efficacemente collaborata alla produzione degli oggetti trovati più rimarchevoli. Pochissime sono le proposte di distinzioni agli operai fin qui fatte dagli Espositori; ma forse ciò è da attribuirsi alla modestia di questi, i quali potendo temere che i loro prodotti non venissero creduti degni di distinzione, ritennero meno opportuna una proposta di onorificenza agli operai che gli avevano coadiuvati.

La Commissione non dubita che se le Signorie Vostre fanno pubblicare i nomi degli Espositori onorati di medaglie, questi si faranno premura di indicare quelli dei loro operai che sono maggiormente benemeriti dell' industria da loro esercitata.

Dalle relazioni definitive dei relatori della VI Classe apparirà quale sia lo stato, e quale possa essere l'avvenire della geologia, della industria mineraria, della fabbricazione delle armi in Italia.

Ma intanto giova riassumere quanto fu già posto in evidenza dalla -Esposizione:

1o Che si hanno già tanti elementi della geologia italiana, da poter fare una carta geologica dell'Italia in piccola scala, la quale, specialmente per ciò che riguarda l'Italia superiore e centrale, sarebbe incompatibilmente migliore di quanto fu fatto finora ;

2o Che il valore dei prodotti della nostra industria mineraria e me

tallurgica, considerati allo stato greggio e sul luogo di produzione, si può ritenere come compreso fra i 50 e i 60 milioni di lire;

3o Che parecchi rami di questa industria sono certamente chiamati a grande sviluppo e ad essere origine di altre industrie nella successiva elaborazione dei loro prodotti;

4o Che l'attuale tariffa doganale sopra uno dei più importanti di questi prodotti, cioè sul ferro, deve ancora considerarsi come protezionista, e dovrà perciò essere scemata, ma che stante la grandissima riduzione di dazio a cui fu recentemente soggetta, stante le difficoltà in cui versa questa industria, la possibilità di tenerla in piedi emendandola in alcune parti; e finalmente stante la importanza di tener viva un'arte così essenziale alla difesa del paese ogni ragione di prudenza e convenienza esige che si aspetti qualche anno prima di fare nuove riduzioni;

5 Che la fabbricazione delle armi per cui era l'Italia famosa, e che stante la tristezza dei tempi si era quasi estinta, ha ad un tratto preso tale vigoroso sviluppo, da far concepire fondate speranze che possa ritornare all'antica altezza;

6° Che la Esposizione italiana del 1861, è buona arra per l'avvenire della scienza geologica e di parecchi rami dell'arte mineraria e me tallurgica, e che è debito del Governo il promuovere con vigorosi mezzi lo studio del suolo italiano, mediante la formazione della carta mineraria e geologica in grande scala, e di coadiuvare la industria delle miniere e della metallurgia, aprendo scuole nelle quali la veramente rimarchevole intelligenza dei nostri operai prenda tale indirizzo da moltiplicare gli effetti della loro abilità.

Firenze, 6 ottobre, 1861.

Il Relatore della 1a Sotto-Commissione

F. COCCHI.

Il Relatore della 2a Sotto-Commissione

CARLO FENZI.

Il Presidente

QUINTINO SELLA.

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