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esplorazioni di Rame rappresentate all' Esposizione, si limita a conferire la Medaglia ai seguenti espositori proprietari di Miniere regolarmente coltivate e che le sono sembrati meritevoli d'encomio.

59. Ai Signori SLOANE, fratelli HALL e COPPI proprietari della Miniera di Montecatini in Val di Cecina circondario di Volterra Provincia di Pisa,

per la grande importanza della produzione, e per la estensione e l' intelligente ordinamento dato ai lavori di escavazione e preparazione del minerale, e per la bellezza della esposizione.

60.

Società delle Miniere di Rame, di OLLOMOND, Aosta.

per l'importanza della produzione, e pel merito di avere riattivata nelle Alpi occidentali l'industria del Rame che per quasi un mezzo secolo vi era stata abbandonata.

61.

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Società Vittorio Emanuele, LORD CLINTON e: Comp. Miggiandone e Baveno, Provincia di Novara,

per l' intelligenza con la quale vengono condotti i lavori di queste miniere, e la interessantissima e completa esposizione dei minerali, delle rocce e dei piani delle miniere.

62.

SOCIETÀ DELLE CAPANNE VECCHIE, e POGGIO BINDO, Massa, Provincia di Grosseto,

per la introduzione di un nuovo metodo di trattamento dei minerali poveri (metodo Bechi e Haupt) e per lo sviluppo dato alla miniera.

63. SOCIETÀ ANONIMA LA FENICE MASSETANA, Massa,

Provincia di Grosseto,

per la vastità dei lavori e la costanza con cui sono proseguiti.

64. VANNONI PAOLO, Sestri Levante (Genova),

per lo sviluppo dato ai lavori delle Miniere, e le numerose ricerche fatte nella Liguria Orientale.

Acido Borico.

Questo prodotto il quale prende posto fra i più importanti del suolo Italiano, si estrae esclusivamente da una piccola Zona esistente nella Provincia Pisana compresa fra la terra di Pomarance e le vicinanze di Massa Marittima. Si trovano in questa Zona sparsi a piccoli gruppi i così detti soffioni che sono getti naturali di Vapori i quali passando a traverso l'acqua la saturano di Acido borico; col calore stesso del vapore dei soffioni si fa poi evaporare l'acqua e si ottiene l'acido borico cristallizzato in piccole squamme.

Per aumentare il numero dei soffioni ed in tal modo la produzione di questa sostanza si sono nei terreni prossimi ai medesimi praticati dei fori artesiani, e si sono così ottenuti dei getti di vapore artificiali, i quali hanno benissimo corrisposto allo scopo. Con egual successo il signor Durval intraprese ad evaporare le acque del piccolo lago di Mon. terotondo dalle quali con molta industria e perseveranza è pervenuto a trarre un prodotto ragguardevole. Una nuova Società si è recentemente formata per trattare i soffioni di Travale, i quali trovandosi in condizioni presso che identiche agli altri, verranno presto ad aumentare il prodotto di questa sostanza. Li stabilimenti pertanto che hanno fino ad ora un'importanza di gran lunga superiore agli altri, sono quelli di proprietà degli eredi del Conte Francesco di Larderell, il quale si può dire fu quasi il creatore di questa industria. Il prodotto totale di Acido Borico che si ottiene dai vari stabilimenti è di circa tonnellate mila, delle quali più di 1,800 provengono dagli stabilimenti eretti dal Conte Larderell. La commissione crede che debba essere accordata la medaglia agli:

65. Eredi del Conte LARDERELL,

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per la somma importanza della industria, e per l'alta intelligenza spiegata nella medesima; ed al:

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per la intelligenza spiegata nel profittare delle acque del Lago di Monterotondo e di Soffioni più poveri.

Combustibili fossili.

Sebbene l'esistenza del terreno carbonifero in Italia sia oggi dimostrata, tuttavia non si rinvennero quei ricchi strati di litantrace che formano la base essenziale della potenza industriale di altri paesi; infatti di combustibili fossili d'antica formazione noi siamo ridotti alla Lignite ed all' Antracite.

L' Antracite costituisce parecchi banchi discretamente estesi nella Valle d'Aosta, ma la grande quantità di ceneri che essa lascia nella combustione ne rende l'impiego difficilissimo, per cui l'estrazione della nedesima è di poca importanza.

La lignite invece che si trova con qualche abbondanza nei nostri terreni miocenici e per la potenza che raggiunge in alcune località, e per l'eccellenza della sua qualità, per cui si scambierebbe talvolta col litantrace, dà luogo ad una importantissima industria.

Le miniere di Cadibona, Sarzanello, Montebamboli e Tatti, danno rodotti ragguardevolissimi, cui aggiungendo quel poco che si trae da niniere di minore importanza e da incipienti esplorazioni, si giunge ad una produzione non inferiore alle 60,000 tonnellate all'anno.

esplorazioni di Rame rappresentate all' Esposizione, si limita a conferire la Medaglia ai seguenti espositori proprietari di Miniere regolarmente coltivate e che le sono sembrati meritevoli d'encomio.

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59. Ai Signori SLOANE, fratelli HALL e COPPI proprietari della Miniera di Montecatini in Val di Cecina

circondario di Volterra Provincia di Pisa,

per la grande importanza della produzione, e per la estensione e l' intelligente ordinamento dato ai lavori di escavazione e preparazione del minerale, e per la bellezza della esposizione.

60.

Società delle Miniere di Rame, di OLLOMOND, Aosta,

per l'importanza della produzione, e pel merito di avere riattivata nelle Alpi occidentali l'industria del Rame che per quasi un mezzo secolo vi era stata abbandonata.

61.

Società Vittorio Emanuele, LORD CLINTON e: Comp. Miggiandone e Baveno, Provincia di Novara,

per l' intelligenza con la quale vengono condotti i lavori di queste miniere, e la interessantissima e completa esposizione dei minerali, delle rocce e dei piani delle miniere.

62. SOCIETÀ DELLE CAPANNE VECCHIE, e POGGIO BINDO, Massa, Provincia di Grosseto,

per la introduzione di un nuovo metodo di trattamento dei minerali poveri (metodo Bechi e Haupt) e per lo sviluppo dato alla miniera. 63. SOCIETÀ ANONIMA LA FENICE MASSETANA, Massa, Provincia di Grosseto,

per la vastità dei lavori e la costanza con cui sono proseguiti.

64. VANNONI PAOLO, Sestri Levante (Genova),

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per lo sviluppo dato ai lavori delle Miniere, e le numerose ricerche fatte nella Liguria Orientale.

Acido Borico.

Questo prodotto il quale prende posto fra i più importanti del suolo Italiano, si estrae esclusivamente da una piccola Zona esistente nella Provincia Pisana compresa fra la terra di Pomarance e le vicinanze di Massa Marittima. Si trovano in questa Zona sparsi a piccoli gruppi i così detti soffioni che sono getti naturali di Vapori i quali passando a traverso l'acqua la saturano di Acido borico; col calore stesso del vapore dei soffioni si fa poi evaporare l'acqua e si ottiene l'acido borico cristallizzato in piccole squamme.

Per aumentare il numero dei soffioni ed in tal modo la produzione di questa sostanza si sono nei terreni prossimi ai medesimi praticati dei fori artesiani, e si sono così ottenuti dei getti di vapore artificiali, i quali hanno benissimo corrisposto allo scopo. Con egual successo il signor Durval intraprese ad evaporare le acque del piccolo lago di Mon terotondo dalle quali con molta industria e perseveranza è pervenuto a trarre un prodotto ragguardevole. Una nuova Società si è recentemente formata per trattare i soffioni di Travale, i quali trovandosi in condizioni presso che identiche agli altri, verranno presto ad aumentare il prodotto di questa sostanza. Li stabilimenti pertanto che hanno fino ad ora un'importanza di gran lunga superiore agli altri, sono quelli di proprietà degli eredi del Conte Francesco di Larderell, il quale si può dire fu quasi il creatore di questa industria. Il prodotto totale di Acido Borico che si ottiene dai vari stabilimenti è di circa tonnellate 3mila, delle quali più di 1,800 provengono dagli stabilimenti eretti dal Conte Larderell. La commissione crede che debba essere accordata la medaglia agli:

65. Eredi del Conte LARDERELL,

per la somma importanza della industria, e per l'alta intelligenza spiegata nella medesima; ed al:

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per la intelligenza spiegata nel profittare delle acque del Lago di Monterotondo e di Soffioni più poveri.

Combustibili fossili.

Sebbene l'esistenza del terreno carbonifero in Italia sia oggi dimoзtrata, tuttavia non si rinvennero quei ricchi strati di litantrace che formano la base essenziale della potenza industriale di altri paesi; infatti di combustibili fossili d'antica formazione noi siamo ridotti alla Lignite ed all' Antracite.

L' Antracite costituisce parecchi banchi discretamente estesi nella Valle d'Aosta, ma la grande quantità di ceneri che essa lascia nella combustione ne rende l'impiego difficilissimo, per cui l'estrazione della nedesima è di poca importanza.

La lignite invece che si trova con qualche abbondanza nei nostri terreni miocenici e per la potenza che raggiunge in alcune località, e per l'eccellenza della sua qualità, per cui si scambierebbe talvolta col litantrace, dà luogo ad una importantissima industria.

Le miniere di Cadibona, Sarzanello, Montebamboli e Tatti, danno rodotti ragguardevolissimi, cui aggiungendo quel poco che si trae da niniere di minore importanza e da incipienti esplorazioni, si giunge ad una produzione non inferiore alle 60,000 tonnellate all'anno.

È degno di nota come le sovracitate miniere ragguardevoli di lignite sieno coltivate con molta abilità e secondo i dettami dell' arte mineraria, sebbene le spese d' impianto sieno state talvolta poco proporzionate all' importanza della produzione possibile.

I molti esemplari di altre località che si vedono esposti, ci fanno bene augurare per l'avvenire; essi però sono il frutto di esplorazioni poco sviluppate o semplicemente pezzi tolti agli affioramenti degli strati. Il Giuri della Classe VI si è perciò limitato a proporre che venissero onorati della medaglia:

67.

Il signor EUGENIO FRANEL e Comp. (Sarzanello, Spezia),

per la importanza della produzione e per la intelligenza con la quale vengono condotti i lavori.

68. Il Signor Marchese ANDREA PALLAVICINI (Cadibona) Savona,

per l'importanza della produzione fin qui ottenuta, per il buono ordinamento dei lavori, e per la bellezza della esposizione.

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per il grande sviluppo dato ai lavori e per la bontà del prodotto. 70. Il Signor FERRARI CORBELLI Montemassi, Grosseto; per la estensione data ai lavori di ricerca e preparatori della coltivazione. 71. La COMUNITÀ DI LATHUILE (Aosta),

per l'interesse che desta la coltivazione delle giaciture autracitifere delle Alpi.

Torba.

La penuria di combustibili fossili in cui versa l'Italia e la progredente rovina delle nostre foreste rende preziosiosissimi i depositi di Torba, che in parecchi bacini sono abbastanza potenti da valer la spesa di estrarla, ed in pochi altri hanno singolarmente aumentato il valore del terreno sotto cui stanno.

La Commissione non può che far plauso ad ogni ragionevole tentativo di nuovi impieghi della torba, o di nuovi avviamenti di torbiera. Crede quindi doversi conferire la medaglia.

72. Alla SOCIETÀ della Torbiera di San Martino di

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Perosa (Ivrea).

per l'importanza della torbiera da essa attivata, e le bontà dei prodotti che ne ricava.

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