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catalogo delle acque minerali pervenute alla esposizione italiana, recando di fronte a ciascuna la notizia più completa ch' egli verrebbe a comporre collo spoglio dei documenti esibiti, e con qualunque altra indagine fosse per fare.

Il rapporto generale dovrà poi in generale dilucidare l' importanza propria, e relativa delle singole industrie rappresentate nella Classe, e denotare nei diversi prodotti con cui quelle si rivelarono i titoli, che pos sono meritare l'attenzione generale, sebbene non sieno sembrati per ora tanti e tali da condurre a distinzione più alta.

Secondo queste norme ecco l'elenco delle DISTINZIONI CON MEDAGLIA per ora deliberate.

PRIMA SEZIONE.

(Espositori N.° 48. Relatore D. ALVISI CARLO di Venezia.)

STRUMENTI CHIRURGICI, ORTOPEDICI, MACCHINE IN SERVIZIO DELLA MEDICINA E DELL' IGIENE.

1.

a) Strumenti Chirurgici.

BARBIERI SECONDO di Mezzana,

per due coltelli da amputazione, un salassatore da veterinarii, un roncolo da potare, che nella qualità del lavoro nulla lasciano a desiderare.

2. BELTRAMI GIUSEPPE di Piacenza,

per gli strumenti di chirurgia operatoria raccolti in borse comode a portarsi dai chirurghi dell' ambulanza, di lavoro solido, di fino acciaio, di prezzo moderato, sicchè pare possibile sostenere per via di essi la concorrenza colle fabbriche e colle importazioni dall' estero, e forse emanciparne gli italiani d'ora in avanti.

3. BERTINARA GIUSEPPE di Torino,

per gli strumenti chirurgici assai bene costrutti, e condotti in modo da unire all'eleganza delle forme, la perfetta idoneità per l'ufficio. A queste prerogative si aggiunge la discretezza del prezzo.

4. LOLLINI fratelli di Bologna,

per gli strumenti di chirurgia, ostetricia, veterinaria e anatomia, dai più grossi ai più piccoli delle delicate operazioni dell' oculistica ec.; molti inventati e modificati da distinti professori italiani, e tutti insieme rappresentanti una fabbricazione cospicua e un commercio iniziato e mantenuto finqui nonostante la concorrenza straniera.

d) il rapporto delle qualità e del prezzo alle condizioni naturali della produzione o fabbricazione.

e) la larghezza della produzione e del mercato.

f) il merito del concetto della invenzione o della introduzione delle cose nuove, ogni volta fosse permesso almeno di argomentarlo o dalle qualità o dalla notizia piena della composizione materiale, della costruzione del meccanismo, o processo di fabbricazione della cosa venuta in esame.

Più spesso, e più volentieri appoggiando alla cognizione delle qualità presenti nelle cose diverse il giudizio, le Sezioni per assicurarsi di quelle hanno proceduto colle ispezioni dirette, coi saggi di natura scientifica, possibili nei limiti di tempo e di modo concessi dalla natura del suo mandato alla Commissione, coi confronti dei prodotti da giudicare verso tipi autentici e ben conosciuti, coi pareri dei periti, e quando si è trattato di cose occultamente composte o costrutte, intorno alla natura delle quali si diffondeva gelosamente la nebbia del segreto, le cui qua lità d'altronde non si potessero riconoscere a meno di studiare più sotti 1mente, e di osservare gli effetti di lunghe azioni e continuate, si è voluto che per via di testimonianze e documenti d'irrefragabile autenticità, gli espositori medesimi dimostrassero che coteste qualità erano nelle cose da loro esposte, e per opera di giudici competenti, già comprovate.

Di contro al rigore in questo proposito, stavano troppo spesso gli interessi della verità, per non declinare verso più facili dimostrazioni e meno sicure.

§ 5. Il pericolo temuto di giudizi meno equi ha persuaso di adottare un espediente particolare per la numerosa e importantissima serie delle acque minerali.

Senza definire il merito proprio di ciascuna di esse individualmente, e quindi senza pregiudizio dei loro titoli singolari di benemerenza per la umanità inferma, e per la industria, la Commissione, a proposta della Sezione di Farmacia, ha voluto limitarsi ad accordare la distinzione con medaglia alle collezioni ricche di un certo numero di specie diverse di acque, o a quelli stabilimenti idroterapici di più classica ed estesa rinomanza, le cui acque fossero presenti alla esposizione.

Molte acque esposte con appena la indicazione di un nome locale si mettevano di per sè nel caso de' medicamenti a formula segreta, e di efficacia non comprovata da testimonianze formali; ma mentre per questi non era punto a temere che il difetto di prova venisse da difetto di sollecitudine nell' espositore, per quelle pur troppo era il più delle volte evidente il contrario, e la Commissione si trovava nel caso di mettere col suo giudicato in minor conto acque in sè stesse valutabili, quanto almeno le altre, alle quali avesse accordato prima la distinzione. Designate con medaglia pertanto o le collezioni o gli stabilimenti nel modo già detto, fu deliberato che il Relatore, a suo tempo, inserisse nel rapporto intiero il

catalogo delle acque minerali pervenute alla esposizione italiana, recando di fronte a ciascuna la notizia più completa ch' egli verrebbe a comporre collo spoglio dei documenti esibiti, e con qualunque altra indagine fosse per fare.

Il rapporto generale dovrà poi in generale dilucidare l'importanza propria, e relativa delle singole industrie rappresentate nella Classe, e denotare nei diversi prodotti con cui quelle si rivelarono i titoli, che pos. sono meritare l'attenzione generale, sebbene non sieno sembrati per ora tanti e tali da condurre a distinzione più alta.

Secondo queste norme ecco l'elenco delle DISTINZIONI CON MEDAGLIA per ora deliberate.

PRIMA SEZIONE.

(Espositori N.° 48. Relatore D. ALVISI CARLO di Venezia.)

STRUMENTI CHIRURGICI, ORTOPEDICI, MACCHINE IN SERVIZIO DELLA MEDICINA E DELL' IGIENE.

1.

a) Strumenti Chirurgici.

BARBIERI SECONDO di Mezzana,

per due coltelli da amputazione, un salassatore da veterinarii, un roncolo da potare, che nella qualità del lavoro nulla lasciano a desiderare.

2.

BELTRAMI GIUSEPPE di Piacenza,

per gli strumenti di chirurgia operatoria raccolti in borse comode a portarsi dai chirurghi dell' ambulanza, di lavoro solido, di fino acciaio, di prezzo moderato, sicchè pare possibile sostenere per via di essi la concorrenza colle fabbriche e colle importazioni dall'estero, e forse emanciparne gli italiani d'ora in avanti.

3.

BERTINARA GIUSEPPE di Torino,

per gli strumenti chirurgici assai bene costrutti, e condotti in modo da unire all'eleganza delle forme, la perfetta idoneità per l'ufficio. A queste prerogative si aggiunge la discretezza del prezzo.

4. LOLLINI fratelli di Bologna,

per gli strumenti di chirurgia, ostetricia, veterinaria e anatomia, dai più grossi ai più piccoli delle delicate operazioni dell' oculistica ec.; molti inventati e modificati da distinti professori italiani, e tutti insieme rappresentanti una fabbricazione cospicua e un commercio iniziato e mantenuto finquì nonostante la concorrenza straniera.

5. GIOVANNINI Prof. CARLO di Bologna,

per le modificazioni del trapano, e pel trapano a sega, col quale si possono eseguire i più importanti atti operatorii relativi alla resezione delle ossa piane, mentre senza esso sarebbero necessarii molti e variati istrumenti.

6.

TOFFOLI DEL CADORE di Padova,

per uno schiacciatore a doppia catena, un tonsillotomo modificato, alcuni strumenti di oculistica modificati dal Dott. Gradenigo, e principalmente per una cassetta completa da campo, colla quale l'artefice apparisce distinto fabbricatore, e meccanico atto a interpetrare i suggerimenti della scienza e i bisogni dell' arte chirurgica.

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per le sue dentiere artificiali diversamente composte e montate, non che per gli apparecchi destinati a provvedere alle mutilazioni del palato, o dell' uvola.

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per il gran numero di fasciature, apparecchi di gomma elastica o di guttaperca, fra i quali si trovano una siringa per ritrarre i corpi estranei dall'esofago, un reggi utero, delle fasciature e calze elastiche a nastro, cinti erniarii a pallottole sostenute con doppia spirale, nuovamente inventati e costrutti ec., e in special modo per lo sviluppo dato alla fabbricazione di questi oggetti in Toscana.

d) Macchine per servizio della medicina o dell'igiene.

9. FOCHI Dott. LUIGI di Parma,

per gli apparecchi da impedire la diffusione delle esalazioni dei cessi, acquaii, orinatoii e recipienti destinati a ricettare materie essenzialmente liquide, i quali apparecchi semplici, varii di dimensioni, e di modello, costrutti in ferro fuso potranno essere di agevole ed economico impiego.

10. LASCHI MAURIZIO di Vicenza,

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per i risultati che si ottengono dal suo modello della macchina da depurare l'acqua infetta di materie organiche e minerali, e ridurla potabile, veduto in esercizio continuo dal giorno in cui fu presentato alla esposizione, segreto nel suo meccanismo, e nel principio della sua azione, ma efficace nell'atto secondo le pruove istituite dalla commissione per contestarlo.

SECONDA SEZIONE.

(Relatore D. TRANQUILLI GIOVANNI di Ascoli.)

ALIMENTAZIONE.

SOTTOSEZIONE I.

(Espositori N. 50. Relatore Prof. RANIERI BELLINI di Pisa.)

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Farina di Castagne, di buon colore, fine, e di buon sapore, ben mantenuta in ogni rapporto.

2. - MARZURANA FELICE di Trento,

Farina e semolini gialli bellissimi nel colorito, e ottenuti con una varietà di gran turco a piccolo seme.

3. TARDITI e TRAVERSA di Brà, affittuarii del mulino anglo-americano detto del Mussotto del signor march. Cesare Alfieri di Sostegno,

per una bella collezione di farine, crusche, cruschette, per l'ampiezza della produzione portata a lavorare con macchinismi idraulici 80 mila ettolitri di grano annualmente.

4.

b) Paste.

BENEDETTI PIETRO e fratelli di Faenza,

5. BIANCHI fratelli di Lucca,

Paste comuni di qualità buone specialmente rispetto alle condizioni

locali.

6. D'ASARO FILIPPO NERI di Sicilia,

7.

8.

9.

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LAMANTIA LEONARDO di Termini, prov. di Palermo (Espositore prof. Angiolo Porcari),

PAOLETTI FERDINANDO di Pontedera (Toscana),
PAOLETTI GIUSEPPE di Pontedera (idem),

per assortimenti di paste di grano duro da minestra, di forme e qualità variate, tutte belle di apparenza, omogenee, compatte, pesanti, resistenti secondo la sottigliezza respettiva alla disgregazione nella cottura, per

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