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11.

Il signor SANTI ARRIGONI della Chiesina Uzzanese presso Pescia,

per falci a dente, rimarchevoli per la buona qualità dell'acciaio e precisione di lavoro.

12. Il Signor OLIVA DALMAZZO di Borgo S. Dalmazzo

(Cuneo),

per scuri rimarchevoli per la bontà dell' acciaio, perfezione di lavoro e modicità di prezzo.

13. Il signor GIOVANNI GLISENTI di Brescia,

per la collezione di arnesi da taglio, e di vomeri che si distinguono per la buona costruzione, e quanto ai vomeri anche per la modicità del prezzo.

14. Il signor PIETRO FACCARELLO di Biella,

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per la collezione di falciuole da grano e da riso, e d'altri attrezzi che tutti si distinguono per bontà di tempera e belle forme.

15. I signori fratelli GALEOTTI di S. Martino presso

Prato,

per martelline da ribattere le macini da molini, rimarchevoli per la ottima qualità dell' acciaio e buona costruzione.

16. Il signor GIUSEPPE BIANCHI di Castroclusone (Bergamo),

per roncole, pennati ed altri arnesi rimarchevoli per la bontà dell' acciaio e modicissimo prezzo.

BALSAMO, Relatore.

SEZIONE QUINTA.

ARNESI PER MANIPOLARE I PRODOTTI.

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Comprende questa Sezione le trebbiatrici, gli sgranatori, i vagli, le ammostatrici, le zangole da burro, le lavaradici, i raccattafieno, i tappabottiglie. La terza Sotto-Commissione, cui era commesso dalla Classe il preliminare studio ed esame dell' arnesi suddetti, ha tenuto per guida de' suoi lavori i criterii, scentifico, tecnico e pratico; così in ogni arnese studiò primieramente in qual modo la forma la disposizione ed il movimento de' suoi organi rispondevano alla natura del motore e del lavoro richiesto; ed oltre a ciò ove l' indole e la costruzione dell' arnese lo permisero, procurò di farsi una idea sua a priori, o sperimentalmente, della quantità di lavoro meccanico che era capace di pro

durre. Esaminò la bontà del lavoro eseguibile, la facilità dell' uso, il prezzo d'acquisto, la materia con cui era costruito, il modo della lavorazione, la solidità, tutto ciò insomma che ne rendeva preferibile l'applicazione sugli ordinari mezzi di operare e che tendeva al progresso e perfezionamento dell' arte agraria.

Al seguito di tali considerazioni sulla relazione della Sotto-commissione la Classe ha giudicati meritevoli di recognizioni di merito

1. Il Signor MACRY di Napoli,

per la macchina trebbiatrice e vagliatrice del sistema americano di Pitts mossa dal vapore, e per la diffusione che detta macchina ha avuto e pel buon lavoro che produce.

2. LO STABILIMENTO DELL' ELVETICA di Milano di

retto dal signor Rümmele,

per la macchina trebbiatrice e vagliatrice a vapore del sistema di Clytan modificato da Carret, rimarchevole per la buona costruzione e solidità, per il grande prodotto che se ne ottiene.

3. Il Signor GIACINTO DELLA BEFFA di Genova,

per una trebbiatrice a braccia, ritrovata la migliore tra quante le espo ste costruite in simigliante sistema.

4. Il Signor ANGIOLO CARLETTI e Comp. di Pienza, per un vaglio ventilatore rimarchevole per la perfetta costruzione, buona distribuzione delle sue parti e quindi per la regolarità del suo movimento. 5. I Signori GIO. MARIA e GIO. BATT. fratelli MURE di Torino,

per il vaglio cilindrico sceglitore dei semi.

6. Il Signor GIO. BATT. BALDANTONI di Ancona,

per lo sgranatore da granturco modello di costruzione inglese e per la diffusione che tale istrumento ha avuta.

7. Il Signor BENEDETTO CIAPETTI di Castelfiorentino, per lo sgranatore americano da granturco di perfetta costruzione e che dà perfetto lavoro.

8. I Signori GAUTHIER e C. di Torino,

per i tappa-bottiglie in metallo, ottimo per il sistema d'inserzione del suvero e rimarchevole per la modicità del prezzo.

9. Il Signor OSVALDO STAFFUTI di Pesaro,

pel suo tappa-bottiglie a macchina che si distingue per l'ingegnoso meccanismo, per la solidità, perfetta costruzione ed ottimo lavoro.

Prof. N. COLLIGNON Relatore.

SEZIONE SESTA.

ARNESI DA ALLEVAMENTO.

I bachi da seta esigono cure sì minute che tengono in continuo studio le menti de' dotti e de' pratici, ma pur troppo si dileguano spesso le speranze che parevano fondate sopra esami ben positivi! pure provando e riprovando si deve giungere alla scoperta della verità ed in tanto giova tener conto di ogni tentativo diretto a scopo sì importante quale è l'allevamento e la buona condotta del filugello.

Un buon metodo per la importante operazione della incubazione, modificati i primitivi apparecchi, ed accolti quelli che meglio hanno corrisposto, può dirsi, quanto all' esito, oramai assicurato; può però sempre migliorarsi pel lato della economia, e per maggior perfezione nella costruzione delli apparati.

Il modo d'apparecchiare il bosco ove i bachi abbiano a formare il bozzolo ha fatto pur soggetto di studi; molto il proposto, molto il tentato perchè fosse mantenuto libero il corso dell'aria, perchè fosse data al filugello la maggior comodità e la maggiore facilità per tessere occupando il minore spazio possibile.

In Italia e fuori si osservò che i bachi preferiscono porsi a lavoro negli angoli de' graticci, ed in America si costruì per la prima volta il bosco per modo da moltiplicare quelli angoli. Dietro imperfette indicazioni pervenuteci di quel sistema, uno de' componenti questa Classe (il dottor Gera) tentò già da parecchi anni alcuni esperimenti, i quali di tratto in tratto vennero ripresi da altri con diverse modificazioni. Ora li vediamo rinnuovati ed a quanto pare plausibilmente.

La custodia, la conservazione delle Api ed il maggior possibile profitto da trarsi dai prodotti del loro lavoro hanno sempre fatto soggetto di studio, ed anche di questo varii saggi sono pervenuti a questa Esposizione.

La Classe, studiati li apparecchi compresi in questa Sezione, ha decretato meritevoli di premio i seguenti espositori:

1.

- I signori fratelli VINCENZIO e LORENZO BIANCHI di Firenze,

per il loro apparecchio incubatore delle uova dei bachi da seta costruito a tamburlanino con semplicità ed economia, utilissimo per le piccole aziende.

2. Il signor dottor MICHELE DELPRINO di Vesime (Acqui),

per il suo castello a celle mobili, o graticolato per l'allevamento dei

bachi da seta, la cui ingegnosa costruzione lo fa atto a ben pulirsi, a conservarsi per lungo tempo, e permette sicura aereazione, e facilità maggiore al filugello di disporsi al lavoro.

3. Il signor cavalier NICCOLÒ MAFFEI di Volterra,

per il modello di Vasto Arnaio, ed arnie semplici ed appaiate eseguito secondo il sistema Magni.

C. SANSEVERINO, Relatore.

SEZIONE OTTAVA.

ARNESI DA FOGNARE.

Il risanamento de' terreni col mezzo della fognatura tubulare, da cui tanti vantaggi si trassero in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Svizzera, appena può dirsi conosciuto in Italia ove pure sono tanti campi che rimangono sterili per le acque che vi impaludano.

Il primo e forse il solo che finquì abbia fatto sopra grande scala tale operazione, fu il non mai abbastanza compianto Conte Cammillo di Cavour, il quale nella sua vasta tenuta di Leri sopra alcune migliaia d'ettari di terreno operò con sommo vantaggio la fognatura tubulare, ed il cui esempio andrà certamente seguendosi.

Vero è, nè dobbiamo dissimularlo, che la fognatura tra noi, e principalmente nella Provincia Toscana e nell' Umbria e nel Territorio Mantovano, è d'antico tempo usata con metodi alquanto semplici e rozzi ed in specie colle pietre ove queste trovansi in quantità ed anche con pietre e terre cotte a somiglianza de' così detti tegolini per copritura de'tetti; e. questo vuole la Classe segnalare come fatto che interessa la nostra storia agraria.

Esaminati dalla Classe i vari ordigni compresi in questa Sezione, ha dichiarato meritevoli di premio i seguenti Espositori :

1. La Signora Marchesa MARIANNA VENTURI GINORILISCI di Firenze,

per tubi da fognatura di varie ed anche amplissime dimensioni fabbricati alla sua fornace dell'Antella, di eccellente impasto e di giusta cottura formati colla prima macchina da lei introdotta in Toscana, atta a fare mattoni vuoti, e per quell' effetto modificata.

2. La ditta GAUTHIER e Comp. di Torino,

per la macchina da costruire tubi per fognatura con suoi accessorii inventata dall' Ingegnere Bizot, di facile costruzione e che dà abbondante prodotto, e per i bei saggi di tubi eseguiti con quella, nelle sue fabbri

che di Torino e di Casale nel Monferrato che già forniscono molta parte

della provincia di Piemonte.

Conte SANSEVERINO, Relatore.

SEZIONE NONA.

ARNESI NON COMPRESI NELLE PRECEDENTI SEZIONI.

Degli oggetti che per le Sezioni precedenti restano compresi in questa il Consiglio ha stimato degno di ricognizione di merito

1.

Il Signor LEOPOLCO MARCHI, Agente alla R. Tenuta di San Lorenzo,

per la sua macchina da stringere fascine, la quale mercè la diminuzione del loro volume offre migliore conservazione del genere, maggiore facilità di trasporto e utilità maggiore per l'uso.

2. Il Signor IGNAZIO FLORIO di Palermo

per la attivazione e per la importanza della sua officina e fonderia di costruzione di macchine ed arnesi rurali.

Conte SANSEVERINO, Relatore.

MONOGRAFIE.

Questa nostra IV Classe non è andata priva di monografie atte ad illustrare soggetti agronomici, o tecnici; e quantunque ci sia impedito di tener conto (perchè altra Classe ne ha onorevolmente giudicato) di quella presentata dal cavalier Toscanelli di Pisa sulla economia rurale della provincia pisana, le è rimasto la soddisfazione di conoscere e giudicare (formandosi in commissione mista coi deputati del giurì delle Classi III e XVI) di quella sul Canapaio e canapificio presentata in via di saggio a questa Esposizione dal professor F. Luigi Botter.

La canapa si coltiva in molte parti d'Italia per poco che le condizioni del suolo vi si mostrino favorevoli, tanto ne è l'uso ed il consumo; ma la sua cultura diligente, accurata ed estesa si fa nelle province di Bologna e di Ferrara ; onde la canapa bolognese è di tale superiore qualità, che gli arsenali di Londra, di Tolone e di Venezia esclusivamente se ne provvedono. Quei due soli territori producono in media annuale 20,000,000 di chilogrammi di canapa, cioè, più di un terzo di quanto si raccoglie in tutta la Francia, più del doppio di quanto si ha da tutta la provincia del Piemonte, e mentre Francia e provincia del

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