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alla costruzione, sia all' ornamento; come pure i minerali tanto belli delle lave dell' Etna.

11. Alla PROVINCIA DI VICENZA,

in nome della quale veniva esposta una bella e ricca raccolta di minerali e di fossili, e una serie di ligniti di questa provincia tanto interessante pel geologo e per il mineralogista.

12.

Al signor Capitano GIUSEPPE PISANI dell' Elba,

per la molta bellezza dei varii minerali cristallizzati dell' Isola dell' Elba da esso esposti.

13.

Al signor ANDREA FALLICA di Catania,

per la bella raccolta di minerali cristallizzati che si trovano nelle mipiere di zolfo della Sicilia.

Memore finalmente la Commissione delle difficoltà che incontrano i naturalisti nel far rappresentare gli oggetti naturali da loro studiati, con disegni che ne pongano in rilievo i caratteri importanti, e del dovere di promovere e incoraggiare le arti sussidiarie delle scienze che più direttamente la riguardano, giudicò doversi conferire la medaglia.

14. Al signor RAFFAELLO STANGHI di Firenze, per la singolare accuratezza e bellezza delle litografie di fossili che adornano l'opera del marchese Carlo Strozzi, e del professor G. Meneghini.

15.

Al signor GIUSEPPE CORNIENTI di Milano,

per i progressi che mostrò di aver fatto nella serie di tavole fossili, che corredano la paleontologia lombarda dello Stoppani.

Tra i prodotti della Classe VI figurano anche i marmi, i graniti, i serpentini, i diaspri, ec. le rocce insomma che somministrano materiali di costruzione o di ornamento. Le Vostre Signorie sanno quanto sia ricca l'Italia in prodotti di questo genere, e quali importanti industrie ne traggano alimento, nè vuolsi tacere che in gran numero e splendidamente si adornava la nostra Esposizione. Tuttavia considerando la Classe VI, come il giudizio del loro valore industriale, spettasse essenzialmente alla Classe XII, ha creduto che l'esame loro dovesse attribuirsi ad una Commissione composta della Sezione prima della Classe VI, e di una delle sezioni della Classe XII, e fu con questa convenuto che essa avrebbe l'onore di riferire alle Signorie Vostre sulle medaglie da conferirsi agli espositori di così fatti prodotti.

Sardegna. Carta che rappresenta una lunga serie di assidue osservazioni, le quali gettarono tanta luce sulla costituzione geologica della gigantesca catena delle Alpi e che riuscirà importantissima per la Carta geologica italiana in piccola scala.

Dopo questi più importanti o più grandiosi lavori, la Commissione reputa degni della medaglia ancora i seguenti Espositori di Carte.

5.

Il Signor Cavalier GIUSEPPE SCARABELLI-GOMMI-
FLAMINI d' Imola,

il quale sulla Carta di parte dell' Emilia presenta riuniti i risultamenti delle sue parziali memorie, somministrando così copiosi e bei monumenti per la conoscenza della geologia italiana.

6. Il Professor PIETRO DODERLEIN di Modena,

per la bella collezione e l'abbozzo di Carta geologica delle provincie di Modena e di Reggio, intorno a cui il dotto modenese sta indefessamente lavorando.

7. L'Ingegnere ENRICO GRABAU di Livorno,

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offre un bell'esempio di Carta orittognostica de' paesi dell' Elba in grande scala, corredata di spaccati e di una copiosa raccolta di rocce. La Commissione, senza preoccuparsi della opportunità scientifica di una Carta puramente orittognostica, di un paese del quale fu fatta una buona carta geologica, riconosceva nel lavoro del signor Grabau molta utilità per coloro principalmente che già conoscono l'Isola; la considerava poi utilissima per lo studio di quelle giaciture metallifere, e finalmente trovava la raccolta che espone assai completa, e giovevole alla industria e allo studio della orittognosia dell' Isola.

Credette pure la Commissione che si dovesse conferire la medaglia a parecchi espositori di collezioni diverse interessanti la geologia, la litologia, la paleontologia e la mineralogia d'Italia, cioè:

8.

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Alla scuola degli INGEGNERI IN TORINO,

poichè si commendava la utilità industriale della raccolta dei marmi e altre rocce del Piemonte, la perfezione della serie dei modelli cristallografici opportunamente colorati, e la bellezza dei modelli di fossili e antiche armi celtiche in pietra.

9. Ai signori FRATELLI VILLA di Milano,

per vari titoli benemeriti della paleontologia lombarda, a cagione della luce che getta sulla formazione cretacea della Brianza la bella serie di fossili da loro esposti.

10. Al signor CARLO CALI di Catania,

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che assai bene rappresentava le rocce della Sicilia, che si prestano, sia

alla costruzione, sia all' ornamento; come pure i minerali tanto belli delle lave dell' Etna.

11. Alla PROVINCIA DI VICENZA,

in nome della quale veniva esposta una bella e ricca raccolta di minerali e di fossili, e una serie di ligniti di questa provincia tanto interessante pel geologo e per il mineralogista.

12. Al signor Capitano GIUSEPPE PISANI dell' Elba, per la molta bellezza dei varii minerali cristallizzati dell' Isola dell' Elba da esso esposti.

13. Al signor ANDREA FALLICA di Catania,

per la bella raccolta di minerali cristallizzati che si trovano nelle mipiere di zolfo della Sicilia.

Memore finalmente la Commissione delle difficoltà che incontrano i naturalisti nel far rappresentare gli oggetti naturali da loro studiati, con disegni che ne pongano in rilievo i caratteri importanti, e del dovere di promovere e incoraggiare le arti sussidiarie delle scienze che più direttamente la riguardano, giudicò doversi conferire la medaglia.

14. Al signor RAFFAELLO STANGHI di Firenze,

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per la singolare accuratezza e bellezza delle litografie di fossili che adornano l'opera del marchese Carlo Strozzi, e del professor G. Meneghini.

15.

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Al signor GIUSEPPE CORNIENTI di Milano,

per i progressi che mostrò di aver fatto nella serie di tavole fossili, che corredano la paleontologia lombarda dello Stoppani.

Tra i prodotti della Classe VI figurano anche i marmi, i graniti, i serpentini, i diaspri, ec. le rocce insomma che somministrano materiali di costruzione o di ornamento. Le Vostre Signorie sanno quanto sia ricca l'Italia in prodotti di questo genere, e quali importanti industrie ne traggano alimento, nè vuolsi tacere che in gran numero e splendidamente si adornava la nostra Esposizione. Tuttavia considerando la Classe VI, come il giudizio del loro valore industriale, spettasse essenzialmente alla Classe XII, ha creduto che l'esame loro dovesse attribuirsi ad una Commissione composta della Sezione prima della Classe VI, e di una delle sezioni della Classe XII, e fu con questa convenuto che essa avrebbe l'onore di riferire alle Signorie Vostre sulle medaglie da conferirsi agli espositori di così fatti prodotti.

SEZIONE SECONDA

INDUSTRIA MINERARIA E METALLURGICA.

Zolfo

Trattando per ordine d'importanza dei varii rami dell' arte mineraria e metallurgica discorreremo anzi tutto dello zolfo, il cui prodotto è più grande che non quello di tutti gli altri rami di quest' arte insieme riuniti, e che costituisce una industria, che può dirsi caratteristica e quasi esclusiva all'Italia.

La quantità di zolfo messo oggidì in commercio dalle nostre minie. re non è di molto inferiore alle 300mila tonnellate all'anno, ed il valore di questo zolfo nello stato greggio raggiunge la cifra di 30 milioni; mentre si reputa che nel 1830 la quantità di zolfo prodotto non fosse che il decimo dell'attuale.

La massima parte di questo zolfo ci viene dalla Sicilia, però ora le Romagne cominciano a somministrarne quantità notevoli, che oggi salgono a non meno di 8mila tonnellate annue.

Da poco più di un decennio si è introdotto in Sicilia un' importantissimo miglioramento nella separazione dello zolfo dal calcare cui va accompagnato.

Lo zolfo si separa sempre dalla sua matrice per una liquazione cagionata dal calore svolto dalla combustione di una parte di questo zolfo; ma questa operazione invece di farsi come prima in piccoli forni cilindrici aperti (Calcarelle) si fa ora in grossi mucchi di volume anche 400 volte più grandi (Calcaroni) analoghi alle carbonaie, e come queste intieramente rivestiti di una coperta di terriccio.

Le conseguenze di queste innovazioni furono che lo svolgimento di acido solforoso si diminuì grandemente; vale a dire che il prodotto crebbe di un quinto, che i calcaroni possono accendersi a pochi metri di distanza dall'abitato e dai terreni coltivati, mentre le Calcarelle ne dovevano distare di qualche chilometro ; che l' accendimento dei Calcaroni si può fare impunemente in ogni stagione e non è più necessario il tenere in serbo grandi quantità di minerale per accenderlo in determite epoche dell' anno; e finalmente che è diventata innocua una industria, la quale era veramente micidiale per gli operai che vi attendevano.

Lo zolfo greggio è un' importantissimo oggetto di commercio coll'estero, e da luogo a ragguardevoli industrie. Non dubitiamo che col progredire del paese molte di queste nasceranno anche fra noi, dando origine ad un nuovo movimento industriale di somma importanza.

La Commissione crede che si debba fare onorevole accoglienza agli espositori che rappresentarono lo zolfo della Sicilia, e conferire la medaglia ai Signori.

16.
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19.

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22.

23.

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CALOGERO COSTANZO di Catania.

BARONE ROCCO CAMERATA Scovazzo (Palermo.)

PAOLO PLATANIA e Compagni di Caltanisetta.
COSTANZO ANTONINO di Caltanisetta.

PANTANO FRANCESCO e PAOLO di Catania.

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FILIPPO VETRANO e Compagni di Palermo.

AGOSTINO BURGARELLA di Trapani.

Ravvisando importante lo incoraggiare l'elaborazione dello zolfo greggio, la commissione crede che si debban pure onorare con medaglia i seguenti espositori di zolfo sublimato o macinato.

24. KAYSER ENRICO di Palermo.

25.

26.
27.

GASPERO GIUDICE di Girgenti.

SALVATORE BARBAGALLO di Catania.
BARMI GIOVANNI di Lucca (Sicilia).

La Commissione constatando il grandissimo progresso fatto recentemente dalle miniere delle Romagne, e lo sviluppo dato alle medesime, crede pure degnissime della medaglia.

28.

La Società delle Miniere Solfuree delle Romagne; 29. La Società delle Miniere Solfuree Cesenati.

-

30. La ditta MAZZOLI, SARRAGONI E TURCI di Ce

sena.

Ferro.

Il ferro fu in ogni tempo il metallo che ebbe maggiore importanza per l'uomo, e se ciò fu vero per il passato lo è tanto più ai giorni nostri, essendo esso l'elemento principale delle strade ferrate e di quasi tutte le industrie. La richiesta di questo metallo si è perciò accresciuta a dismisura, e la produzione di esso andando di pari passo con la richiesta, ha ricevuto un tale incremento nei paesi meglio favoriti dalla natura, e principalmente in Inghilterra da non sembrare credibile, se non se ne avessero i resultati sotto li occhi. In Italia pure si sono fatti dei passi notevoli per tener dietro a questo movimento generale, e la esposizione Nazionale ci offre dei prodotti di questa industria che dimostrano come fra noi non siano mancati gli uomini, i quali con intelligenza e con successo si sono adoperati per migliorarla od estenderla.

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