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1861.

COSTRUZIONE DI EDIFIZI.

CONSIGLIO DEI GIURATI.

AGGIUNTA

al Cenno sommario sui Giudizi emessi dai Giurati della Classe XII,

ALLA

COMMISSIONE REALE

PER LA

ESPOSIZIONE ITALIANA

1861.

Dopo che il consiglio dei Giurati ebbe conferito le medaglie delle quali fu reso conto nel Rapporto del 26 ottobre prossimo passato, proseguì, come venne annunziato in detto rapporto, gli esami e gli studi che necessitavano per risolvere i giudizi pendenti sovra le produzioni di alcuni espositori, fra i quali studi sono da noverarsi gli esperimenti che furono eseguiti alla fonderia del ferro dei signori Benini e Michelagnoli che furono gentili di prestare la loro macchina a pressione.

Mediante questa macchina furono posti in prova diversi tubi dei più importanti per cimentarli alla pressione di più atmosfere onde conoscere la resistenza alla frattura ed al trasudamento. Altra esperienza fu decretata dal Consiglio da eseguirsi sopra le terre refrattarie che esistevano presentate alla Classe mettendole in prova di forte calore per conoscerne la resistenza: a compiere questo esperimento porgeva favore la gentilezza con la quale l'esimio Prof. Emilio Bechi aveva offerto l'opera sua che era moltissimo valutata nell' opportunità tanto per il valore della scienza, quanto per la diligenza di esperimentare. La Classe VI che possedeva altre terre refrattarie nella sua collezione profittò della occasione di esperimentarle unendole alle predette, e così tutte insieme furono messe alla prova. Ottenuti i resultati dell' esperimento richiese la Classe VI di renderne conto essa ritenendo che i resultati potessero riuscire utilissimi alla metallurgia per la costruzione dei forni, e la Classe XII aderì giacchè quantunque il proprio ufficio si estendesse a tutte le specie di costruzioni pure questa poteva ritenersî tecnicamente speciale. Questa è la ragione per la quale alcuni esposi

tori che hanno depositato i loro prodotti nella Classe XII si troveranno inclusi nel rendiconto della Classe VI.

Riuniti quindi gli esperimenti ottenuti, e riuniti gli studi compiti delle sezioni, furono adunati i Giurati in consiglio e dato luogo a ripetute discussioni furono alla unanimità dichiarati degni di lode e della distinzione della medaglia,

1.

SEZIONE TERZA

TERRE COTTE, MARMI NATURALI E PIETRE.

Fratelli Rossi di Seravezza,

espositori di tre campioni di marmo ordinario bianco di tre diverse cave. Per la qualità pregievole dei marmi e per la procurata ampliazione delle loro cave.

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2. DEL MEDICO Conte ANDREA di Fermo (Massa di Carrara),

espositore di saggi di marmi di differenti specie. Per la instancabile operosità nella ricerca ed attivazione di nuove cave.

3. ZITTI Fratelli, Lovere sul Lago di Iseo,

espositori di tavole di alabastro, saggio di marmo nero e tavole di occhiolino e di volpinite. Per la bellezza dei marmi esposti, per la escavazione in grande, per la lavorazione accurata di questi marmi.

4.

ORSINI Conte ANDREA di Fuligno

espositore di calcare compatto Alberese. Per la importanza locale della escavazione, e per quella maggiore che può raggiungere, attesa la specialità del colore, e l' essere capace di un bellissimo pulimento.

5. BENCINI GAETANO di Figline di Prato,

espositore di saggi di serpentino delle cave di Monteferrato. Per la bella collezione dei saggi esposti, e per l'importanza della escavazione, malgrado che non sia troppo da incoraggiarsi l'uso che suol farsene nelle decorazioni esterne ové non può corrispondere per la durata a cagione della sua facile alterabilità, per le azioni atmosferiche.

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espositore di piccoli saggi di Portoro, per la nota bellezza dei suoi marmi, per l'importanza ed estensione del suo commercio, malgrado che sia da lamentare la meschinità dei saggi esposti.

7. GANNA SEVERINO di Torino

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espositore di un lastrone di pietra schistosa per terrazze e marciapiedi.

Per l'applicazione che può farsi in alcune posizioni ed in alcune costruzioni per marciapiedi e specialmente per piani di balconi attesa la sottigliezza a cui può essere ridotto offrendo molta resistenza alle intemperie.

8. MENEGUZZI GIOVANNI d'Arco (Trento),

espositore di tubi in pietra. Per la grande resistenza alla rottura non avendo dato segno di trasudamento alla pressione superiore a nove atmosfere cui fu possibile provarli.

9. MAJORANA SILVESTRO e Fratelli di Catania, espositori di tubi ed altre terre cotte. Per la bellezza del lavoro, leggerezza, resistenza e non trasudamento ad una pressione di oltre sei atmosfere.

10. COMITATO DI MAZARA (Salerno)

espositore di tubi di terra cotta ed altro ec. Per la resistenza dei tubi alla pressione di sei atmosfere senza mostrare trasudamento.

11. PULITI Dott. CAMMILLO di Firenze

espositore di tubi, mattoni, ambrogette ed altre terre cotte della sua fornace di Pelago. Per la bontà del lavoro, per modicità di prezzi, e per nessun trasudamento dei tubi a cinque atmosfere.

12. BACCI FEDERIGO dell' Impruneta

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espositore di svariati ornamenti Architettonici in terracotta. Per la perfetta modinatura dei saggi esposti, e per la bona scelta e preparazione delle terre per le quali diligenze ha ottenuta molta resistenza alle azioni atmosferiche.

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materiali cotti da fabbrica, per la molto estesa lavorazione, e per il vistoso Commercio che vien fatto all'estero dei suoi prodotti.

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14. GUELPA GIO. BATTA di Biella,

espositore di condotti cilindrici verniciati di figura parallelepipeda all'esterno. Per la bontà della fabbricazione e della verniciatura, e per la utilità che possono avere nelle costruzioni.

15. MANGANI PIETRO di Perugia,

espositore di mattoni doppi a battente o maschiettati. Per l'utilità che può ottenersi dall' uso degli esposti mattoni doppi a battente ossia maschiettati.

16. CARLETTI GIAMPIERI GIAMPIETRO di Ancona, espositore di una cornice grande di terra cotta ed altri lavori pure di terre cotte in qualità diverse, con le terre crude unite ad indicazione

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