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L'Italia ha soprattutto bisogno di cavalli da sella e di cavalli da tiro quelli per uso dei particolari e della cavalleria, questi pel servizio della carrozza, del barroccio e dei carri dell'artiglieria. Il sangue del cavallo da corsa, quindi, non può con altro fine essere trasfuso nelle nostre razze se non in quanto introduca la celerità dei movimenti per gli usi della sella e della carrozza. La quale condizione della celerità trovandosi in istato più confacente alle nostre condizioni nel cavallo arabo anzichè nell'inglese detto di puro sangue, la Commissione non ha saputo approvare quel miscuglio fatto a caso delle nostre razze con la inglese da corsa, e da cui son proceduti più mali; cioè: in primo luogo una discordanza di forme, specialmente negli arti diventati fuori di proporzione col tronco; secondariamente un indebolimento di complessione; da ultimo un vizioso indirizzo delle razze da tiro grave in una via che si dilunga dal migliore tipo di disposizioni organiche confacenti a cotal uso.

Mossa da queste considerazioni la Commissione ha distinto con medaglia: 1. un branchetto di cavalli nati ed allevati nella regia tenuta di Stupinigi, e composto di due stalloni e tre cavalle di razza araba da sella, oltre ad una cavalla da sella e da tiro leggiero, generata da padre arabo e da madre inglese, l' uno e l'altra di puro sangue; 2. due stalloni ed una cavalla da sella generati da padri arabi e da madri calabresi, di proprietà del signor barone Alfonso Baracco di Napoli; 3. due cavalle da carrozza nate ed allevate nella regia tenuta di Coltano presso Pisa; 4. un branchetto di cinque cavalle di sangue alemanno per tiro grave, nate ed allevate nell' agro cremonese in una possessione del signor senatore Giovan Battista Piazzoni; 5. altro branchetto di quattro cavalle morelle di sangue romano per l'uso mentovato, nate ed allevate nella tenuta di Tombolo appartenente alla Mensa arcivescovile pisana. Sono stati ammessi all' onore della fotografia due animali del branchetto di Stupinigi, cioè il cavallo arabo per nome Destino, e la cavalla denominata Amanda; poi la cavalla di nome Perugina seconda della razza di Coltano; quindi lo stallone Manso e la cavalla Egeria della razza Baracco; da ultimo due cavalle, Crimea ed Alma, del signor Piazzoni.

ANIMALI OVINI (esaminati dalla terza sezione della Commissione).

Sebbene la pecora sia animale da lana, da latte e da carne, nondimeno in Italia la si alleva soprattutto per averne latte e lana. Laonde può tornare utile d'introdurvi la razza merina, o di mescolarne il sangue con quello delle nostrali a miglioramento di uno dei principali prodotti. È perciò che la Commissione ha distinto col doppio onore della medaglia e della fotografia; 1. due agnelle della razza di Rambouillet allevate in

Capitanata dal principe di San Severo; 2. tre pecore ed un ariete, cui fu padre il merino di Pisa, e madre la pecora del Volterrano nella regia tenuta di San Lorenzo; 3. due arieti merini provenienti dall' Aquilano ed esposti dal marchese Cappelli; 4. un ariete e due pecore di padre merino e di madre pugliese, allevati nelle tenute di Pontezuccoli e Paciglia dal cavalier Guido Giuntini; 5. tre arieti e cinque pecore di razza merina della Valle Tiberina Toscana della famiglia Collacchioni; 6. quattro arieti e dieci pecore merine della tenuta della Badiola in Maremma. Ha poi distinto colla sola medaglia: 1. quattro arieti e dieci pecore discese per padre dal merino di Boemia, e per madre dalla razza Vissana nella tenuta dell' Alberese; 2. Un ariete e quattro pecore di vello nero, oltre ad un ariete e quattro pecore di vello bianco, generati da padri merini e da madri casentinesi, ed allevati dal signor Siemoni nella tenuta di Badía di Prataglia nel Casentino; 3. due arieti e tre dei loro prodotti di sangue merino dell' Alberese, mandati dall' amministrazione camaldolese di Poppi; 4. un ariete e tre pecore di sangue merino provenienti dalla tenuta di Fratta del signor Gori Pannilini di Siena; 5. un ariete e due pecore dello stesso sangue, delle regie tenute di San Rossore e Coltano.

ANIMALI SUINI (esaminati dalla terza sezione della Commissione).

Il maiale non porge altro prodotto che carne; e perciò parrebbe a prima giunta si dovessero indirizzare le nostre razze verso quei tipi di disposizioni organiche, le quali potessero favorirlo. Se non che avviene che quelle razze le quali, siccome le inglesi, presentano in alto grado cotali disposizioni, vogliono essere allevate con molta cura nel porcile, e non consentono il pascolo. Laonde nelle nostre condizioni sono da ricercare in special modo le razze da pascolo e le miste, da cui l'allevatore può trarre un utile effettivo di qualche conto. In Inghilterra la carne di maiale è tanto pregiata dai consumatori, che l'allevamento dei suini nei porcili, mediante cibi costosi, porge all'industrioso dei profitti che sarebbe vano sperare nella più parte d'Italia. La Commissione guidata da queste considerazioni ha fra le razze da pascolo distinto con medaglia e fotografia un verro di Sardegna presentato dal signor Beltrami di Oristano; e tra le razze miste ha accordato la medaglia: 1. ad un branchetto di sette troie ed un verro di razza valdarnese delle Regie tenute di Chiana; 2. ad una troia con nove porcelli, del signor marchese Corsi, allevati nella tenuta di Frassineto in Casentino; 3. ad una troia con otto porcelli della marchesa di Laiatico, allevati nella sua tenuta di Renaccio, presso Figline; 4 ad una troia ed un verro della razza rossa di Casentino presentati dal signor Siemoni.

POLLI e COLOMBI (esaminati dalla terza sezione della

Commissione).

Ai volatili domestici si domanda o la sola carne, siccome avviene rispetto ai colombi, o sivvero e carne ed uova, secondo che ha luogo pel comune pollame. In questo importante ramo della zootecnica mancano esperienze ed osservazioni precise per determinare la convenienza respettiva delle diverse razze. Attenendosi però allo stato attuale delle nostre cognizioni, la Commissione ha creduto di conferir la medaglia; 1. ai colombi detti Gozzoni di Prussia esposti dal signor Raffaello Aleotti di Firenze; 2. ai colombi parrucchi argentei, ai giganteschi nostrali, ed ́ai così detti guerrieri esposti dal signor Ubaldo Maggi di Firenze; 3. alla pollastra generata dalla commistione di una razza di Olanda con la figlinese, ed esposta dalla signora Isabella Carmassi di Firenze; 4. ai polli nati dall' unione della razza Brahama-Poutra con la cocincinese, esposti dal signor Ubaldo Maggi.

Pisa, li 30 ottobre 1861.

Presidente

EMILIO DI SAMBUY.

Segretario-Relatore
PIETRO CUPPARI,

POLLI e COLOMBI (esaminati dalla terza sezione della
Commissione).

Ai volatili domestici si domanda o la sola carne, siccome avviene rispetto ai colombi, o sivvero e carne ed uova, secondo che ha luogo pel comune pollame. In questo importante ramo della zootecnica mancano esperienze ed osservazioni precise per determinare la convenienza respettiva delle diverse razze. Attenendosi però allo stato attuale delle nostre cognizioni, la Commissione ha creduto di conferir la medaglia; 1. ai colombi detti Gozzoni di Prussia esposti dal signor Raffaello Aleotti di Firenze; 2. ai colombi parrucchi argentei, ai giganteschi nostrali, ed ai così detti guerrieri esposti dal signor Ubaldo Maggi di Firenze; 3. alla pollastra generata dalla commistione di una razza di Olanda con la figlinese, ed esposta dalla signora Isabella Carmassi di Firenze; 4. ai polli nati dall' unione della razza Brahama-Poutra con la cocincinese, esposti dal signor Ubaldo Maggi.

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