talenti, impossibilitata a prender la carriera di concertista, si rassegnò ad accettare l'ufficio che oggi occupa a Salerno, dove è apprezzata e stimata. Una delle sue allieve, la signorina Rivela, risultò da prima all'esame di apertura della scuola femminea in S. P. a Maiella (1873). Saetta Vincenzo (11, Strada Sapienza) compositore, professore di pianoforte, di canto, di estetica, ecc. ecc. ecc., è nato a Napoli nel 1836. Studiò pianoforte e canto con varii maestri, ed armonia e contrappunto col Barone G. Staffa e con Mercadante. A 19 anni cominciò la sua carriera, annunziando nel Giornale Officiale del Regno di Napoli una sua Nuova Teoria. Pubblicò quindi un Metodo Completo per Pianoforte Pratico Teorico Normale in 6 fascicoli e La Scienza Estetica, Trattato di Armonologia e Prescrizione del gusto per divenire vero compositore filosofo e pratico ecc. ecc. ecc. (Luglio 1873), libretto con cui concorse al posto di Prof. di Estetica Musicale nel R. Collegio di Napoli (1873). Il Saetta si propone di pubblicare lo scritto da lui redatto intorno a'Quesiti di quel concorso. Musica sacra, altre composizioni ed un Album di mille Ballabili. Sarria Enrico, compositore, è nato a Napoli il 19 febbraio 1836. Studiò pianoforte con Raffaele Gentile Vitale, ed armonia e composizione con Nicola Fornasini e quindi col barone Giuseppe Staffa. Esordi al T. Nuo vo (1853) con Carmosina opera buffa che ottenne gran successo; diede quindi Donna Manuela (1856) allo stesso teatro, Estellina (1858) al T. del Fondo, e il Babbeo e l'Intrigante (1872) al T. Rossini che ebbe in un anno circa 150 rappresentazioni e si è ripetutamente riprodotta al T. Nuovo. Oggi il Sarria è maestro al Piano nel T. Mercadante già Fondo. Sborgi Giuseppe Maria, Maestro di Solfeggio al R. Istituto Musicale fiorentino, è nato a Firenze il 30 Marzo 1814. Fece i suoi studii in quell' I. e R. Liceo avendo a Maestri A. Palafuti (Pianoforte), Gaetano Giorgetti (Violoncello) P. Picchianti (Composizione). Si dedicò quindi a dar lezioni di canto, pianoforte, violoncello e composizione. Fu per 40 anni primo violoncello di riga al T. della Pergola, e nel 1870 venne nominato al posto che ora occupa all' Istituto. Esordi (1830) con un Concerto di Violoncello al Teatro Vecchio di Livorno; ne diede uno di Pianoforte e Violoncello (1838) alla Filarmonica di Firenze. Varie opere teatrali: Demofoonte, Firenze 1836; Il giorno natalizio, R Villa di Poggio a Cajano del Granduca Leopoldo II; Ippolita degli Azzi, Arezzo 1838, 20 rappresentazioni; Il Tesoro, Firenze T. Rossini. Fu fatto violoncellista di Camera e Cappella (1854) di Leopoldo II, e rifiutò la nomina di Direttore al Liceo di Fiume. Altre composizioni vocali e strumentali pubblicate. Produsse molti allievi di pianoforte (A. Guagni, E. Manetti ecc.), di canto (G. Fancelli, G. Atry ecc.), di violoncello ( Cesare Jesi di Pistoia ecc.) Schebek Edmondo, dottore in Legge, consigliere imperiale e segretario della Camera di Commercio ed industria di Praga (Boemia) è nato a Petersdorf (Moravia) il 22 ottobre 1819. Costretto per ragion di ufficio ad occuparsi di dritto mercantile, economia politica, statistica e lavori storici, coltivò per diletto la musica per la quale era naturalmente e vivamente appassionato. A rialzare la vita artistica di Praga egli fondò. co' suoi amici Barnaba Weiss e Giuseppe Krejci, i Concerti spirituali del Venerdì santo i quali divennero in breve uno degli avvenimenti artistici della capitale di Boemia. Entrato in relazione con A. Sitt, fece degli studii storici sulla fabbrica de' Violini e principalmente di quelli delle antiche fabbriche italiane; ciò che nell'Esposizione universale di Parigi (1855) gli diè agio di far un erudito rapporto sugli strumenti d'orchestra il quale fu pubblicato separatamente e nel Resoconto ufficiale austriaco, Vienna, tip. dello Stato, 1858. Sulla sua proposta fu accolta, nel programma dell'Esposizione universale di Vienna, una esposizione speciale di antichi istrumenti cremonesi, la quale sebbene non riuscisse completamente, diede però agio allo Schebek di giovarsi del ricco materiale da lui raccolto in tale occasione e di quello offertogli dal direttore generale S. E. il Barone Schwarz-Senborn, per comporre una larga storia critica particolareggiata della fabbrica di Violini in Italia e nel Tirolo, al qual lavoro egli è ora occupato. Come prodromo, lo Schebek ha pubblicato (Pra→ ga, 1874) un opuscolo intitolato : La fabbrica di Violini in Italia e la sua origine tedesca (Der Geigenbau in Italien und sein deutscher Ursprung.) Nello stesso anno ha pubblicato un altro opuscolo: Due lettere su G. G. Froberger,organista imperiale di Vienna (Zwei briefe über J. J. Froberger Kais. Kammer organist in Wien, Praga 1874 tip. D. Kuh.) in cui ha spogliato di tutte le favole e leggende la vita di quel celebre allievo di Frescobaldi. Scognamillo Gabriele, fabbricante di pianoforti (Via Poerio n. 76), è nato a Napoli nel febbraio 1816. A 20 anni cominciò a lavorare da ebanista presso Gutwenger, quindi successivamente con Bretschneider Knothe, Vincenzo Mach e Lapesa, a cui succedette nel 1858 dietro cessione che questi gli fece della sua fabbrica, ritenendolo il migliore de'suoi allievi. Costruisce pianoforti per proprio conto ed ha deposito di quelli delle principali fabbriche straniere. Scott Federico professore di viola (10, Due Porte),è nato a Napoli il 15 gennaio 1828. Ad 8 anni entrò nel Collegio di S. P. a Maiella, studiando il canto con Busti; quindi a 12 anni cominciò lo studio del violino con Onorio de Vito, poscia con Antonio Farelli, ed imparò partimenti con Gennaro Parisi. Nel 1848 uscì per arrolarsi volontario nel reggimento Marina, dove fece la carriera militare sino al grado di Luogotenente. Al 1873, compiuto i 25 anni di servizio ritornò ad esercitare la professione di violinista. Egli suona perfettamente la viola. Sebastiani Ernesto, pianista e compositore, è nato a Napoli il 6 gennaio 1843. Studiò il pianoforte con Ferdinando Bonamici, e la composizione con Vincenzo Fiodo e Giovanni Moretti. Nel Novembre 1867 scrisse per l'ex-teatro Bellini di Napoli un'opera buffa Il Marchese Taddeo, che ebbe ottimo incontro e fu successivamente ripetuta nei Teatri Rossini e Nuovo di Napoli, è Garibaldi (1874) di Palermo. Nel 1870 intraprese un giro artistico, fermandosi finalmente in Tunisi dove oggi risiede e vi dirige una Società Filarmonica di cui è promotore e Presidente. Sievers Giacomo Ferdinando, fabbricante di Pianoforti, è nato a Pietroburgo in Wassili-Ostrov (Isola di Basile) il 10123 giugno 1809, da Carlo. Fece i suoi studii letterarii in due collegi dagli 8 a'12 anni, quindi in un Ginnasio che frequentò sino a'17. Contemporaneamente studio dapprima il flauto con un organista, quindi il violino ed infine il Pianoforte, nel mentre che lavorava nella fabbrica di pianoforti di suo padre Carlo. Fu inviato per 5 anni a Riga presso il fabbricante Kelberer, quindi, tornato a Pietroburgo, lavorò per 2 anni presso il fabbricante Junhert. Passò poscia in Germania, si trattenne per 2 anni a Roma donde, fornitosi di tutti gli utensili necessarii, venne in Napoli nel 1834. Dopo aver lavorato per 12 mesi presso Kovatz, fondò (1835) con modesti principii la fabbrica che portò il suo nome sino al 1867 e che in breve divenne una delle prime. Oggi essa è diretta da' sig. Hussung ed Eckert, che s'intitolano Successori di G. F. Sievers. |