Il Decameron di Messer Giovanni Boccaccio: 3G. Fincke, 1829 - 286 pagina's |
Overige edities - Alles bekijken
Veelvoorkomende woorden en zinsdelen
acciocchè adunque alcuna allato alquanto altra altramenti amico amore andare Angiulieri ánno Ansaldo appresso assai avea avea nome avendo avesse beffe bella Biondello Bruno Buffalmacco buona Calandrino camera casa cavalla chiamato Ciacco ciascun ciocchè colui comechè cominciò commendata compar Pietro conoscendo costei costumi credo dicendo Dioneo dire disidero domandò drino essendo faccia facesse fante fare fece figliuoli Filostrato Fortarrigo Ghino Ghino di Tacco Giovane Gisippo gran grandissima Griselda Gualtieri guerire Iddío l'Abate l'altro lascia levò lieto Madonna mandò maravigliosa Melisso messer Neri messer Torello Mitridanes moglie Mugnone n'andò Natan niuna notte novella onestamente onore Pampinea parenti parole Pavía percerto perciocchè Perlaqualcosa piacer piacere Pinuccio poteva preso priego quà quì quivi ragione Reina rispose Salabaetto Saladino sapere savio Scolare sennon sentendo Signor sippo Sofronia Spinelloccio stare strignere Tito tornò udendo udito uomo vedere veggendo venire viso voglio voleva Zeppa
Populaire passages
Pagina 57 - Le forze della penna sono troppo maggiori che coloro non estimano che quelle con conoscimento provate non hanno. Io giuro a Dio (e se Egli di questa vendetta che io di te prendo mi...
Pagina 256 - Amici miei, voi mi strignete a quello che io del tutto aveva disposto di non far mai, considerando quanto grave cosa sia a poter trovare chi co' suoi costumi ben si convenga, e quanto del contrario sia grande la copia, e come dura vita sia quella di colui che a donna non bene a sé conveniente s'abbatte. E il dire che voi vi crediate a
Pagina 274 - Niuna corrotta mente intese mai sanamente parola: e così come le oneste a quella non giovano, così quelle che tanto oneste non sono la ben disposta non posson contaminare, se non come il loto i solari raggi o le terrene brutture le bellezze del ciclo.
Pagina 263 - ... piacere e piace di renderlovi : ecco il vostro anello col quale voi mi sposaste, prendetelo. Comandatemi...
Pagina 13 - A' quali ragionamenti Calandrino posto orecchie, e dopo alquanto levatosi in pie; sentendo che non era credenza, si congiunse con loro: 11 che lui I e piacque a Maso: il quale seguendo le sue parole, fu da Calandrin domandato , dove queste pietre così virtuose si trovassero. Maso rispose che le più si trovavano in Berlinzone, terra de...
Pagina 15 - Compagni, quando voi vogliate credermi, noi possiamo divenire i più ricchi uomini di Firenze; per ciò che io ho inteso da uomo degno di fede, che in Mugnone si truova una pietra, la qual chi la porta sopra non è veduto da niun'altra persona.
Pagina 268 - Il che, secondo il mio giudicio, noi onestamente abbiam fatto ; per ciò che se io ho saputo ben riguardare, quantunque liete novelle e forse attrattive a concupiscenzia dette ci sieno, e del continuo mangiato e bevuto bene, e sonato e cantato, cose tutte da incitare le deboli menti a cose meno oneste, niuno atto, niuna parola, niuna cosa...
Pagina 210 - ... nell'animo quanto se stata fosse in paradiso. E come potè, gli rispose: — Signor mio, il volere io le mie poche forze sottoporre a gravissimi pesi, m' è di questa infermità stata cagione, dalla quale voi, vostra buona mercè, tosto libera mi vedrete.
Pagina 18 - Bruno rispose: — Andianne ; ma io giuro a Dio che mai Calandrino non me ne farà più niuna ! E se io gli fossi presso, come stato sono tutta mattina, io gli darei tale di questo ciotto nelle calcagna, che egli si ricorderebbe forse un mese di questa beffa.
Pagina 51 - ... subitamente e fece tale in pie levare che si giaceva e confortavalo che egli da guato uscisse e lei andasse a prendere e il suo piacer ne facesse: e vicin fu a essere tra dall'uno e dall'altro vinto.