Ultime lettere di Jacopo Ortis: premesse le considerazioni morali scritte nel 1817 da Giovita ScalviniSuccessori le Monnier, 1898 - 154 pages |
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14 maggio 17 marzo 20 marzo abbandonato addio alcuni allora amico amore anima arpa assai avea bacio bandonata braccia cara casa cercando ch'io chè cielo colli Euganei conforto consolazione credo cuore delitti disperazione dolore eterna felicità figliuolo fortuna Frattanto fuggire gemito giorno giovine guardo impa infelice infermità intanto Isabellina Jacopo l'anima l'ho l'uomo lagrime lascio Lauretta leggere lettera letterati di corte lettere limosina Lorenzo madre mano mente Michele misero mondo morire mortali morte natura notte occhi Odoardo Ortis Padova padre di Teresa parea parole passeggia passioni passo patria perduto petto piangere pianto pietà Plutarco pochi poscia posso potuto povera raggio ranza rapita riposato s'io sangue sarà sciagure scrivo sento sera signore sillogizzando solitudine sospiro spaventata speranza stava strascinandosi sventure tabarro terra Tolone tornò tremando trovato UGO FOSCOLO ulivo umano uomini veduto veggo verso virtù vivere vizj volte
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Page 104 - II Parini non apria bocca; ma stringendomi il braccio, mi guardava ogni ora più fisso. Poi mi trasse, come accennandomi perch'io tornassi a sedermi: E pensi tu, proruppe, che s'io discernessi un barlume di libertà, mi perderei ad onta della mia inferma vecchiaja, in questi vani lamenti?
Page 40 - Esclamano d'essere stati venduti e traditi: ma se si fossero armati sarebbero stati vinti forse, non mai traditi; e se si fossero difesi sino all'ultimo sangue, né i vincitori avrebbero potuto venderli, né i vinti si sarebbero attentati di comperarli. Se non che moltissimi de...
Page 102 - ... sugli occhi. O Gloria ! tu mi corri sempre dinanzi, e così mi lusinghi a un viaggio a cui le mie piante non reggono più. Ma dal giorno che tu più non sei la mia sola e prima passione, il tuo risplendente fantasma comincia a spegnersi ea barcollare ;—cade, e si risolve in un mucchio d'ossa e di ceneri, fra le quali io...
Page 123 - L'universo si controbilancia. Le nazioni si divorano perché una non potrebbe sussistere senza i cadaveri dell'altra. Io guardando da queste alpi l'Itaha piango e fremo, e invoco contro gl'invasori vendetta ; ma la mia voce si perde tra il fremito ancora vivo di tanti popoli trapassati, quando i Romani rapivano il mondo, cercavano oltre a...
Page 123 - ... memorando la libertà e la gloria degli avi, le quali quanto più splendono tanto più scoprono la nostra abbietta schiavitù. Mentre invochiamo quelle ombre magnanime, i nostri nemici calpestano i loro sepolcri. E verrà forse giorno che noi perdendo e le sostanze e l'intelletto e la voce, sarem fatti simili agli schiavi domestici degli antichi, o trafficati come i miseri Negri: e vedremo i nostri padroni schiudere le tombe, e disseppellire e disperdere al vento le ceneri di que...
Page 140 - Io non so né perché venni al mondo , né come, né » cosa sia il mondo, né cosa io stesso mi sia. E s'io corro » ad investigarlo, mi ritorno confuso d'una ignoranza sempre » più spaventosa. Non so cosa sia il mio corpo, i miei sensi,
Page 32 - Nella Italia più culta , e in alcune città della Francia ho cercato ansiosamente il bel mondo, ch'io sentiva magnificare con tanta enfasi : ma dappertutto ho trovato volgo di nobili, volgo di letterati , volgo di belle , e tutti sciocchi , bassi , maligni; tutti. Mi sono intanto sfuggiti que...
Page 63 - Ma da settentrione si dividono i colli, e s'apre all'occhio una interminabile pianura: si distinguono ne' campi vicini i buoi che tornano a casa: lo stanco agricoltore li siegue appoggiato al suo bastone; e mentre le madri e le mogli apparecchiano la cena alla affaticata famigliuola, fumano le lontane ville ancor biancicanti, e le capanne disperse per la campagna.
Page 104 - ... senza poter mai stringere nulla, e conobbi tutta tutta la disperazione del mio stato ». Narrai a quel generoso Italiano la storia delle mie passioni, e gli dipinsi Teresa come uno di que' genj celesti i quali par che discendano a illuminare la stanza tenebrosa di questa vita.
Page 105 - ... loro delitti. Pur se ti reputi bastevolmente fortunato e crudele per aspirare a questa gloria, pensi tu che i tempi te ne porgano i mezzi? I...