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1840

XXVIII.

1840, VIENNA 17 e TORINO 26 aprile.

Dichiarazione scambiata fra la Sardegna e l'Austria, per l'esenzione reciproca dei diritti di navigazione e di porto in caso di rilascio forzato.

Sa Majesté l'Empereur d'Autriche, Roi de Hongrie et Bohême, etc., et Sa Majesté le Roi de Sardaigne, etc. désirant faire jouir, dans leur États respectifs, les navires de commerce naviguant sous leurs pavillons, de l'exemption de tout droit de navigation et de port en cas de relâche forcée, et étant convenues de régler les modalités de cette exemption par des déclarations à échanger entre les deux Gouvernemens, le soussigné Chancelier de Cour et d'État se trouve autorisé de la part de son Auguste Maître à déclarer ce qui suit:

A partir du premier août de l'année courante, et pour l'avenir, tout navire de commerce sarde, entrant en relâche forcée dans un port des États de Sa Majesté Impériale et Royale Apostolique, y sera exempt de tout droit de port et de navigation perçu ou à percevoir au profit de l'État, si les causes qui ont nécessité la relâche son réelles et évidentes, pourvu qu'il ne se livre dans le port de relâche à aucune opération de commerce en chargeant et déchargeant des marchandises, bien entendu toutefois que les déchargemens et rechargemens motivés par l'obligation de réparer le navire, ne seront point considérés comme opérations de commerce donnant ouverture au payement des droits, et pourvu que le navire ne prolonge pas son séjour dans le port, au-delà du tems nécessaire d'après les causes qui auront donné lieu à la relâche.

En foi de quoi nous Chancelier de Cour et d'État de Sa Majesté 1840 Impériale et Royale Apostolique avons signé le présent acte, et l'avons fait munir du sceau de la Chancellerie intime de Cour et d'État, pour être échangé contre une déclaration analogue du Ministère de Sa Majesté le Roi de Sardaigne.

Fait à Vienne, le 17 avril 1840.

(L. S.)

METTERNICH.

Sa Majesté le Roi de Sardaigne et Sa Majesté l'Empereur d'Autriche désirant faire jouir, dans leurs États respectifs, les navires de commerce naviguant sous leurs pavillons, de l'exemption de tout droit de navigation et de port, en cas de relâche forcée, et étant convenues de régler les modalités de cette exemption par des déclarations à échanger entre les deux Gouvernemens, le soussigné Premier Secrétaire d'État pour les affaires étrangères se trouve autorisé de la part de son Auguste Maître à déclarer ce qui suit:

A partir du premier août de l'année courante, et pour l'avenir, tout navire de commerce autrichien entrant en relâche forcée dans un port des États de S. M. le Roi de Sardaigne, y sera exempt de tout droit de port et de navigation, perçu ou à percevoir au profit de l'État, si les causes qui ont nécessité la relâche sont réelles et évidentes, pourvu qu'il ne se livre, dans le port de relâche, à aucune opération de commerce en chargeant et déchargeant des marchandises, bien entendu toutefois. que les déchargemens et rechargemens motivés par l'obligation de réparer le navire, ne seront point considérés comme opérations de commerce, donnant ouverture au payement des droits, et pourvu que le navire ne prolonge pas son séjour dans le port, au-delà du tems nécessaire d'après les causes qui auront donné lieu à la relâche.

1840

En foi de quoi nous Premier Secrétaire d'État des affaires étrangères de Sa Majesté le Roi de Sardaigne avons signé le présent acte, et l'avons fait munir du sceau de la Secrétairerie d'État des affaires étrangères pour être échangé contre une déclaration analogue de Son Altesse le Prince de Metternich, Chancelier de Cour et d'État de Sa Majesté Impériale et Royale Apostolique.

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Convenzione fra S. M. il Re di Sardegna e S. M. l'Imperatore d'Austria, in favore della proprietà letteraria, e per impedire la contraffazione delle produzioni scientifiche, letterarie ed artistiche.

Sua Maestà il Re di Sardegna ecc. ecc. ecc., e Sua Maestà l'Imperatore d'Austria, ecc. ecc. ecc. ugualmente intenti a favorire e proteggere le scienze e le arti, non che ad incoraggiare le utili intrapresc, si sono, di comune accordo, determinati a guarentire agli Autori, durante la loro vita, la proprietà delle loro opere letterarie ed artistiche, pubblicate negli Stati rispettivi, non che di fissare il tempo durante il quale i loro eredi conti

nueranno a goderne, con istabilire a questo effetto i mezzi i più 1840

efficaci onde impedire la contraffazione.

Hanno le Maestà Loro a tal fine nominato per Loro Plenipo

tenziari, cioè:

Sua Maestà il Re di Sardegna, il signor Don Vittorio Amedeo Balbo Bertone, Conte di Sambuy, Cavaliere Gran Croce della Saera Religione ed Ordine Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro, e dell' Ordine Imperiale Austriaco di Leopoldo, Maggior Generale nelle Regie Armate, e Suo Inviato Straordinario e Ministro plenipotenziario presso S. M. I. e R. Apostolica; e

Sua Maestà l'Imperatore d' Austria, Sua Altezza il Principe Clemente Venceslao Lotario di Metternich-Winnebourg, Duca di Portella, Conte di Königswart, Grande di Spagna di prima classe, Cavaliere del Toson d'oro, Gran Croce dell' Ordine di San Stefano d'Ungheria, e della Decorazione pel merito civile, Cavaliere del Supremo Ordine della Santissima Annunziata, ecc. Ciambellano, Consigliere intimo attuale di S. M. I. e R. Apostolica, Suo Ministro di Stato e delle Conferenze, Cancelliere di Corte, di Stato e della Casa Imperiale, ecc.;

I quali dopo essersi comunicate le loro plenipotenze, ed averle ritrovate in buona e debita forma, hanno convenuto degli articoli seguenti:

I.

-

Le opere o produzioni dell' ingegno o dell' arte, pubblicate negli Stati rispettivi, costituiscono una proprietà che appartiene a quelli che ne sono gli Autori per goderne o disporne durante tutta la loro vita; eglino soli, o i loro aventi causa hanno diritto di autorizzarne la pubblicazione.

II. Le opere teatrali sono eziandio proprietà dei loro Autori, e sono perciò, in quanto al pubblicarle e riprodurle, comprese nelle disposizioni dell' articolo primo.

Le opere teatrali non possono essere rappresentate che di consentimento dell'Autore o degli aventi causa, senza pregiudizio dei regolamenti stabiliti o da stabilirsi nell' uno e nell' altro Stato per la pubblica rappresentazione di dette opere.

III. Le traduzioni fatte in uno degli Stati rispettivi, di manoscritti o d'opere pubblicate, in lingua straniera, fuori del territorio dei medesimi, sono ugualmente considerate come produzioni originali, comprese nelle disposizioni dell' articolo primo.

4840 Sono parimenti comprese nella disposizione dello stesso articolo le traduzioni fatte in uno dei rispettivi Stati, di opere pubblicate nell' altro. Si eccettua il caso in cui l'Autore suddito di uno dei due Sovrani contraenti, pubblicando la sua opera, annunzii in quella di volerne dare alla luce egli stesso una traduzione negli Stati medesimi, e con che ciò eseguisca nello spazio di sei mesi; nel qual caso egli conserverà anche per la traduzione tutti i suoi diritti d'Autore.

IV. Non ostante le disposizioni dell' articolo primo potranno liberamente riprodursi, nei giornali e nelle opere periodiche, gli articoli di altri giornali o d' altre opere periodiche, purchè non eccedano tre fogli di stampa della loro prima pubblicazione, che se ne indichi il fonte.

V. Gli Editori di opere anonime o pseudonime ne sono considerati come Autori, fintantochè questi o i loro aventi causa non abbiano fatto constare dei propri diritti.

VI. Ogni contraffazione delle opere, produzioni e dei componimenti musicali e teatrali, mentovati negli articoli I, II e III, è proibita nei due Stati.

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VII. La contraffazione è l'azione per cui si riproduce con mezzi meccanici un' opera, in tutto od in parte, senza il consenso dell'Autore o de' suoi aventi causa.

VIII. V'ha contraffazione, nel senso dell'articolo precedente, non solo quando v'ha una somiglianza perfetta fra l'opera originale e l'opera riprodotta, ma eziandio, quando sotto un medesimo titolo, o sotto un titolo diverso, vi ha identità d'oggetto nelle due opere, e vi si trova lo stesso ordine d'idee, e la stessa distribuzione di parti. L'opera posteriore è in questo caso considerata come contraffazione, quando anche fosse stata potevolmente diminuita od accresciuta.

IX. Quando le riduzioni per diversi stromenti, gli estratti ed altri adattamenti di composizioni musicali, potranno riguardarsi come produzioni dell'ingegno, non verranno considerate come contraffazione.

X. In quanto riguarda la contraffazione, ogni articolo di un' opera enciclopedica o periodica, eccedente i tre fogli di stampa, è considerato come un'opera da sè.

XI. L'Autore di un' opera letteraria o scientifica ha diritto

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