Nuova antologia di scienze, lettere ed arti, Volume 16Direzione della Nuova Antologia, 1871 |
Autres éditions - Tout afficher
Expressions et termes fréquents
alcuni allora altre amministrazioni antichi armata armi assai Aubervilliers avea avrebbe banco bisogno Bougival buon Camillo Carlo Magno casa certo Champigny Charenton chè Chevilly Chiesa Choisy-le-Roi città Clamart colla cominciò comune condizioni corpo credito cuore dice diritto Doubs ducati economico erano Firenze fondo forma forza francesi Francia generale Gennevilliers Germania giorno Governo gran guardie guerra Impero industria mineraria Isabella istituzioni Italia italiana l'Impero l'Italia lascia lavoro legge libertà Loira lungo maggiore Massaua medesimo mente Metz mezzo mondo morale mostra nazionale nazione nemico nome nuovo occhi opera Orléans paese Papa Parigi Parlamento parole passato poco poeta politica popolo porta possono potere potere giudiziario presso principio proprio Prussia pubblica pure questione romana ragione Rahel Ramayana Ricasoli romana sarebbe scienza scuole secolo Senna sentimento signor società Soranzo spirito storia Strasburgo studio tedeschi tradizione tratto trova truppe uomo Varnhagen vede vero verso Villejuif vivere zione
Fréquemment cités
Page 873 - Dovunque drizza Michel Angel l'ale, Fuggon le nubi, e torna il ciel sereno. Gli gira intorno un aureo cerchio, quale Veggiam di notte lampeggiar baleno. Seco pensa tra via, dove si cale II celeste corrier per fallir meno, A trovar quel nimico di parole, A cui la prima commission far vuole. Vien scorrendo ov' egli abiti, ov' egli usi ; E si accordare in fin tutti i pensieri, Che de
Page 862 - Nessun movimento subbiettivo viene a turbare l'obbiettività del suo quadro ; nessun movimento intenzionale. Non ci è il poeta, ci è la cosa che vive, e si move, e non vedi chi la move, e pare si mova da sé!
Page 731 - ... tribolati asceso. Godi che re non sei; godi che chiusa all'oprar t'è ogni via : loco a gentile, ad innocente opra non v'è: non resta che far torto, o patirlo. Una feroce forza il mondo possiede, e fa nomarsi dritto: la man degli avi insanguinata seminò l'ingiustizia; i padri l'hanno coltivata col sangue; e ornai la terra altra messe non da.
Page 852 - Cellini, crea un carattere comico de' più interessanti, perché non è solo il suo ritratto, ma del borghese e letterato italiano a quel tempo, nel suo aspetto men reo. Ha visto Roma, ha visto Firenze, è stato in Lombardia: ma il suo mondo non si è ingrandito, il suo centro è rimasto Ferrara; e le sue cure domestiche, i suoi umori con la corte, i suoi piccoli fastidi, i suoi amori, le sue relazioni letterarie, i suoi interessi privati sono tutta la sua preoccuparne, allora appunto che l'Italia...
Page 849 - Da ultimo il cardinale volea trarselo appresso in Ungheria ; e qui il nostro poeta perde le staffe e dichiara che in Ungheria non vuole andare. Lodare il cardinale in versi, sta bene ; ma far da comparsa nel suo corteggio, questo no : Io, stando qui, farò con chiara tromba II suo nome sonar forse tanto alto, Che tanto mai non si levò colomba.
Page 385 - Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare ea Dio quello che è di Dio ». 22 A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono.
Page 279 - Èrcole, che gli vietano andare innanzi; e, quando involontariamente spinge oltre lo sguardo, rimane atterrito e si confessa al padre inquisitore, come avesse gustato del frutto proibito. La sua religione è un fatto esteriore al suo spirito, un complesso di dottrine da credere e non da esaminare, e un complesso di forme da osservare.
Page 285 - ... un suon che flebile concento par d'umani sospiri e di singulti: e un non so che confuso instilla al core di pietà, di spavento e di dolore.
Page 295 - ... lamenti di un'anima nobile, contemplativa e musicale. Il mondo esteriore ci era allora, ed era il mondo della natura, il mondo di Copernico e di Colombo, la scienza e la realtà. Anche il Tasso ne ha un bagliore, e visibili sono qui le sue intenzioni storiche, reali e scientifiche, rimaste come presentimenti di un mondo letterario futuro.
Page 279 - Gerusalemme sarebbe stata il poema di questo nuovo mondo, animato da quello stesso spirito che senti nella Messiade o nel Paradiso perduto. Ma il movimento era superficiale e formale, prodotto da interessi e sentimenti politici più che da sincere convinzioni. E tale si rivela nella Gerusalemme liberata. Il Tasso non era un pensatore originale, nè gittò mai uno sguardo libero su' formidabili problemi della vita.